Naviga su una barca sequestrata poi si scontra con la polizia in acquascooter: agente ferito

Naviga su una imbarcazione sottoposta a sequestro amministrativo poi si scontra con un poliziotto in acquascooter: arrestato 37enne. L’avvocato pubblica il video dell’incidente: “Scagiona il mio assistito”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Naviga su una barca sottoposta a sequestro amministrativo. Ma viene raggiunto dalle forze dell'ordine e dalla guardia costiera e si scontra con un acquascooter condotto da un agente della Polizia di Stato. Nei guai un professionista 37enne napoletano. L'uomo, assistito dagli avvocati Sergio Pisani e Marco Cioffi, è stato arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e denunciato per danneggiamento dei beni dello stato, violazione dei sigilli e inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione. È stato quindi condotto nel carcere di Poggioreale, in attesa del rito per direttissima. La barca è stata nuovamente sequestrata. L'episodio è avvenuto nella serata di sabato 2 agosto, ad Ischia, precisamente al largo del porto di Forio. Il poliziotto ferito è stato trasportato all’Ospedale Rizzoli dell'isola verde per le cure mediche del caso. Il 37enne è stato poi scarcerato oggi, su disposizione del giudice.

Il giallo dell'incidente marittimo: gli avvocati pubblicano il video

Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto, sulla quale sono in corso gli accertamenti. La Questura di Napoli, in una nota, ha spiegato che "gli Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Mare e personale della Capitaneria di Porto, durante il servizio di vigilanza costiera nello specchio acqueo della baia di San Francesco, sono intervenuti a seguito della segnalazione di un’imbarcazione, sottoposta a sequestro amministrativo, che aveva lasciato gli ormeggi e si dirigeva verso il largo nonostante gli fosse stato intimato l’alt. Gli agenti a bordo degli acquascooter e la motovedetta della Guardia Costiera, prontamente intervenuti, hanno intercettato l’imbarcazione; il 37enne, nonostante gli fosse stato ripetutamente intimato l’alt, ha continuato la sua navigazione a velocità sostenuta andando ad impattare contro uno degli acquascooter e facendo cadere rovinosamente in acqua l’agente; subito dopo, il soggetto è stato bloccato e l’imbarcazione posta sotto sequestro mentre l’agente è stato trasportato" in ospedale. "Per tali motivi, l’indagato è stato tratto in arresto dal personale operante".

I legali difensori hanno pubblicato un video per fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente, che, a loro giudizio, scagionerebbe il loro assistito. Secondo gli avvocati Sergio Pisani e Marco Cioffi, il 37enne "non avrebbe tentato la fuga – hanno detto all'Ansa – e neppure speronato l'acquascooter della Polizia di Stato facendo cadere in acqua l'agente che lo stava pilotando". Ma cosa contiene il video pubblicato? "Si tratta di un filmato – hanno spiegato Pisani e Cioffi  – che l'indagato stava trasmettendo in diretta su Facebook proprio nel momento in cui sono sopraggiunte le moto d'acqua della Polizia".

Il video, secondo i legali, sarebbe stato registrato da bordo dell'imbarcazione e riprenderebbe gli attimi della navigazione di poco antecedenti all'incidente marittimo. Sull'imbarcazione ci sarebbe stata musica alta. "Il filmato – hanno affermato i due legali – sarà regolarmente depositato all'attenzione del Giudice incaricato della direttissima della 7 sezione del Tribunale di Napoli, affinché possa essere valutato con la dovuta attenzione e imparzialità. È assurdo e preoccupante che il nostro assistito sia stato condotto in carcere per una dinamica come quella documentata fortunatamente in questo video: approfondiremo a 360 gradi la vicenda, con l'obiettivo di far emergere tutta la verità".

Il 37enne liberato dal giudice

Il tribunale di Napoli non ha convalidato l'arresto ed ha disposto la liberazione per l'ingegnere napoletano 37enne. All'uomo le forze dell'ordine contestavano di avere volontariamente speronato l'acquascooter con a bordo un agente, facendolo cadere in acqua, e procurandogli lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. Una versione dei fatti contestata dall'indagato che, con i suoi legali, gli avvocati Sergio Pisani e Marco Antonio Cioffi, ha messo a disposizione il video di una diretta Fb dello stesso conducente del motoscafo che riprendeva la collisione.

Il giudice ha tuttavia deciso di non acquisire quelle immagini, oggi, durante il processo per direttissima in cui il pm ha chiesto l'attenuazione dell'arresto con l'obbligo di firma. All'ingegnere sono stati contestati i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Sabato è stato anche denunciato per danneggiamento dei beni dello Stato, per violazione dei sigilli e per inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione, reati di cui risponderà a piede libero nel corso del procedimento che si aprirà prossimamente. "Siamo molto soddisfatti del fatto che il giudice abbia accolto in pieno la nostra linea difensiva – commentano gli avvocati Pisani e Cioffi – dispiace solo che un giovane perbene abbia dovuto vivere l'esperienza della detenzione per una vicenda che non meritava affatto una misura simile".

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