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Opinioni

Quali attori avreste voluto vedere interpretare Natale in Casa Cupiello?

Critiche e ragionamenti a parte, tutti e tre i “Natale” (gli eduardiani del 1977 e del 1962 e quello coevo) sono disponibili su Raiplay in streaming. E noi? Potremmo a questo punto immaginare il “nostro” Natale in casa Cupiello. Impossibile da realizzare e forse totalmente sbagliato, ma siccome, appunto, è Natale, possiamo farlo diventare il nostro strummolo, questo toto-attori. Che nessuno si offenda.
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Passata la serata (non ‘a nuttata, quella è altro), del "Natale in Casa Cupiello" di Sergio Castellitto con la regia di Edoardo De Angelis restano recensioni dell'evento tv su Rai1, piccole polemiche (ma nulla di serio) sui social network, resta una soddisfazione in termini di audience (l'Auditel riferisce di 5,6 milioni di spettatori, 23,9% di share)  e una consapevolezza di ciò che manca.
La troviamo in un testo degli anni Quaranta dello scrittore Leonida Repaci, pubblicato da "Il Dramma", la meravigliosa e purtroppo estinta rivista «quindicinale di commedie di grande successo» diretta da Lucio Ridenti che con Eduardo De Filippo ebbe un confronto intenso e schietto e un fitto rapporto epistolare.

Eduardo raggiunge i suoi più straordinari effetti nella sfera della malinconia ironica; questo grande attore, realizza un perso di sé medesimo in perpetua tensione di affrancamento da una realtà che non gli somiglia. Egli si difende con l'impassibilità che si conquista quando si son lasciati brandelli di carne sui feroci cammini dell'illusione.

Scrive poi lo stesso Ridenti che Eduardo

è sempre al di là del proprio dramma; il suo umorismo, spesso paradossale, sfiora la tragedia. Autore di gran parte delle commedie che recita, egli costruisce sempre per sé un personaggio segnato dalla malasorte, Ne potrebbe essere diversamente, giacché la sua irresistibilità nasce da un dramma e forse non è che il commento ironico di quel dramma. È il solo attore per il quale lo spettatore senza problemi né prevenzioni, ricordandolo anche dopo molto tempo, anche avendo ascoltato una sola volta, non è mai ripreso dalla ilarità suscitatagli a teatro, ma ripete ad immagine mentale del personaggio: poveretto! Edoardo ha raggiunto perciò la tragedia nel cuore degli uomini che vanno a sentirlo per ridere e non si accorgono di soffrire per lui.

Critiche e ragionamenti a parte, tutti e tre i "Natale" (gli eduardiani del 1977 e del 1962 e quello coevo) sono disponibili su Raiplay in streaming.
E noi? Potremmo a questo punto immaginare il "nostro" Natale in casa Cupiello. Impossibile da realizzare e forse totalmente sbagliato, ma siccome, appunto, è Natale, possiamo farlo diventare il nostro strummolo, questo toto-attori. Che nessuno si offenda.

Mariano Rigillo o Vincenzo Salemme per Luca Cupiello
Isa Danieli nel ruolo di Concetta
Alessandro Siani per  Nennillo
Silvio Orlando o Massimiliano Gallo nel ruolo di Pasquale Cupiello
Elvis Esposito per interpretare Vittorio Elia
Fortunato Cerlino nella parte di Nicola Percuoco

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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