Napoli, vandalizzata la Chiesa della Trinità alla Cesarea dove pregava Padre Pio

Vandalizzata l'antica Chiesa della “Santissima Trinità alla Cesarea” dove pregava Padre Pio, durante la sua permanenza a Napoli. Sul portone della chiesa barocca sono comparsi dei graffiti che ne hanno deturpato l'immagine, visibile dallo scorcio che si affaccia su via Salvator Rosa. La denuncia arriva dal Comitato Santa Maria di Portosalvo, presieduto da Antonio Pariante. La Chiesa della Santissima Trinità della Cesarea, anche conosciuta come Santa Maria del Rimedio a Salvator Rosa, è una chiesa barocca di Napoli che si trova in piazzetta Trinità alla Cesarea, ed è abbandonata dal terremoto del 1980. Dal 2005, l'ex monastero vicino ospita un Ostello della Gioventù. "Lo sfregio – spiega Pariante – è avvenuto a metà settembre. La frequentazione di Padre Pio nella piccola chiesa durante il suo servizio svolto a Napoli un secolo fa è attestato da alcuni documenti storici. Chiediamo che i graffiti siano subito rimossi e si acceleri la ristrutturazione dell'edificio".
Proprio nella chiesa della Santissima Trinità alla Cesarea, secondo la tradizione, era solito pregare Padre Pio, durante il periodo della sua permanenza a Napoli. Il Santo di Pietrelcina era all'epoca afflitto dal tormento anche nei giorni senza dolori fisici. In molte lettere San Pio ha raccontato alla sua famiglia e ai frati superiori che non poteva celebrare la messa e scoppiava in lacrime quando aveva la possibilità di andare a pregare nella chiesa della Trinità alla Cesarea. La chiesa e il convento furono costruiti dai frati Italiani della Redenzione di Captivi dell'Ordine di Santa Maria della Mercede tra il XVII e il XVIII secolo, dopo l'acquisto del palazzo Belmosto. Nella zona, nel Seicento, erano presenti numerosi casini di campagna della nobiltà napoletana. Questi edifici furono poi venduti agli ordini religiosi per la presenza di un'aria più salubre rispetto alla città bassa. Il monastero passò poi ai Trinitari.

L'edificio di culto è di proprietà della Curia di Napoli. Purtroppo, oggi versa in condizioni di degrado. Soprattutto la facciata esterna, dove in molti punti l'intonaco si è scostato. All'interno però la situazione è migliore. Nel 2008 è stato nuovamente impermeabilizzato il tetto della chiesa, un primo atto necessario per l'eventuale ristrutturazione. Nel 2012, poi, la chiesa è stata aperta per un breve periodo e resa visitabile durante il Maggio dei Monumenti.