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Trasporto pubblico a Napoli

Napoli, su metro e bus ci sono 6 lavoratori positivi al Covid. Anm: ecco dove lavoravano

Sono 6 i dipendenti positivi al Coronavirus in Anm nel mese di settembre: un agente di stazione del metrò, due autisti dei bus, un ascensorista e un controllore, quest’ultimo in servizio presso Colli Aminei, Cardarelli e Museo, e un ausiliare del traffico in servizio al Vomero, attualmente ricoverato in terapia sub-intensiva. A questi si aggiunge anche un dipendente della società di pulizie esterna in servizio a Piscinola. Anm: “Test sierologici per tutti i 2mila dipendenti”. Tracciamento dei contatti solo per i colleghi, non per i viaggiatori.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono 6 i dipendenti positivi al Coronavirus in Anm nel mese di settembre: un agente di stazione del metrò, due autisti dei bus, un ascensorista e un controllore e un ausiliare del traffico. Per quanto riguarda gli ultimi due casi di Covid19 riscontrati, il controllore (tecnicamente verificatore di titoli di viaggio) attualmente non saliva sui bus, perché il servizio di controlleria a bordo è stato sospeso a causa della pandemia, ma era in servizio presso gli stazionamenti Colli Aminei, Cardarelli e Museo, ma indossava sempre i Dpi. L'ausiliare del traffico non ha avuto alcun contatto con gli utenti, perché questa figura professionale eleva contravvenzioni solo ai veicoli in sosta vietata e non fa verbali alle persone. Il "vigilino" è stato in servizio al Vomero negli ultimi giorni, attualmente ricoverato in terapia sub-intensiva. Ai 6 dipendenti Anm contagiati a settembre, si aggiunge, infine, anche un dipendente della società di pulizie esterna Coop Service in servizio a Piscinola, risultato positivo un paio di giorni fa. I due autisti bus positivi erano in servizio sulle linee in partenza dai depositi di via Delle Puglie e Cavalleggeri. L'operatore del metrò alla stazione Municipio. Nell'azienda della mobilità è già scattato il tracciamento dei contatti tra i colleghi, mentre non è previsto per i viaggiatori. L'Anm ha annunciato che a breve partiranno test sierologici a tappeto per tutti i 2mila dipendenti.

Covid Bus, metro e funicolari: come funziona il tracciamento dei contatti

In un incontro con i sindacati che si è tenuto il 29 settembre sul tema Covid19, con il responsabile Covid, l'ingegner Robin Rossetti, Anm ha fatto il punto della situazione ed ha annunciato che a breve partiranno test sierologici per tutti i dipendenti della società dei trasporti, non solo quelli che hanno avuto contatti con i contagiati. Come funziona il contact tracing in Anm? “L'azienda per ciascuno dei 6 dipendenti contagiati dal Coronavirus ha provveduto a ricostruire la catena dei contatti ufficiali nel periodo di 14 giorni antecedente a quello del tampone che ha ufficializzato la positività. Ha quindi provveduto ad inviare, in maniera volontaria e fuori dall’orario di lavoro, i soggetti coinvolti presso Codime per essere sottoposti a test sierologici qualitativi rapidi. Tutti i soggetti interessati da questa tipologia di test sono risultati negativi”.

Il contact tracing in Anm avviene non tramite l'Asl Napoli 1, ma attraverso la società privata Codime – facoltà prevista dalle normative – presso la quale i dipendenti che sono stati in contatto con i contagiati vengono inviati per fare i test sierologici, finora risultati tutti negativi. Nel caso in cui un lavoratore che è stato a contatto con un collega positivo dovesse risultare anch'egli positivo al sierologico, in quel caso scatta anche il tampone. Non viene effettuato invece il contact tracing sui viaggiatori: “Sarebbe impossibile – spiega l'Azienda – ricostruire i nominativi di tutti i passeggeri, considerato che un controllore nei 14 giorni precedenti alla positività ha verificato centinaia di persone. Ma tutti i controllori hanno Dpi e mascherine e il fatto che i test sui colleghi siano tutti negativi ci indica che i sistemi di protezione funzionano”.

Per i sindacati, però, “la ricostruzione dei contatti andrebbe estesa, in particolare per gli autisti dei bus, anche ai contatti che si verificano al movimento all’atto del monto-smonto o agli stazionamenti dove il contatto tra colleghi è inevitabile”. Anm ha replicato che “la catena dei contatti ricostruita da Anm si estende anche ai casi dubbi e viene fatta a vantaggio della sicurezza. Non si è ritenuto di inserire nella catena dei contatti quelli da monto-smonto nei locali movimenti o da contatto agli attestamenti, perché in questi casi vige l’obbligo di indossare la mascherina ed anzi sarebbe opportuno evitare contatti ed assembramenti inutili laddove non strettamente legati all’attività lavorative”.

Anm: “Test sierologici a 2mila dipendenti”

Anm ha annunciato che a breve partirà una campagna di screening a tutti i dipendenti aziendali al fine di fare un “punto zero” eseguendo test sierologici qualitativi rapidi, da ripetere poi con una prefissata frequenza. Per i sindacati, però, “la campagna di screening da test sierologici deve essere preceduta da una adeguata ed appropriata informativa a tutto il personale”. E hanno chiesto che i test siano svolti all’interno dell’orario lavorativo.

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