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Napoli, rapina a mano armata al supermarket: il bandito ha il cappello di Babbo Natale

La denuncia del consigliere Francesco Borrelli: “Presi in ostaggio i dipendenti”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Rapina a mano armata in un supermercato a San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli. I banditi entrano armati nello store, col viso coperto. Uno di loro, che indossa un cappello da Babbo Natale, salta sul bancone e prende in ostaggio un dipendente. Poi si fa consegnare l'incasso. Tutta la scena viene ripresa dalle telecamere di videosorveglianza interna. A denunciare l'accaduto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde). La rapina sarebbe avvenuta nella serata di martedì scorso, 28 dicembre 2021, attorno alle 20,45.

“Alcuni uomini armati e dal viso occultato – scrive Borrelli – hanno fatto irruzione in un mega-store a San Giovanni a Teduccio, prendendo in ostaggio alcuni dipendenti per farsi consegnare l'incasso. Il filmato della rapina è stato segnalato da un cittadino”. “La rapina a Boscoreale conclusasi con l’omicidio del titolare della pescheria Antonio Morione – commenta Borrelli – non ha fermato l’ondata di violenza e criminalità soprattutto durante queste festività”.

Borrelli: "Su TikTok omaggi ai criminali"

“Quel che preoccupa maggiormente – prosegue il consigliere ambientalista – è che mentre un tempo criminali e delinquenti si nascondevano, oggi la vita criminale è diventata per tanti un modello da seguire, un motivo di vanto, soprattutto sulle piattaforme social. Ad esempio, in un video TikTok, segnalato da alcuni utenti, un giovane si mostra mentre fa irruzione armato (con una pistola non si sa se finta o vera) in un bar e ‘regalando’ di sé un’immagine da gangster, tra mazzette di banconote, armi e bolidi”.

“La morte di Morione – conclude Borrelli – non è servita a fermare criminali senza scrupoli per i quali la vita umana non ha alcun valore. Continuano a fare rapine armate a lavoratori onesti creando un clima di paura e rassegnazione inaccettabili. Quando vengono arrestati le pene sono spesso modeste e se muoiono durante un tentativo di rapina assistiamo a mobilitazioni pubbliche moto superiori a quelle destinate alle vittime con tanto di murales e altarini abusivi a loro dedicati. Questi soggetti, purtroppo, invece di essere emarginati vengono visti, da una parte della società, come simboli, acclamati come super-uomini, considerati modelli da seguire. Questo è soprattutto evidente sui social, dove la vita criminale è diventata motivo di orgoglio. Ora addirittura certi soggetti si fanno riprendere mentre fanno o simulano rapine con armi. Noi, come dovrebbe essere per tutti, saremo, invece, sempre dalla parte dei veri eroi, delle vittime della criminalità e della gente onesta. Per tutelare queste categorie, il territorio va presidiato e vigilato costantemente e bisogna assolutamente fermare questa propaganda della criminalità introducendo anche i reato di apologia della camorra”.

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