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Napoli, monumenti rovinati dai graffiti: il Comune chiede aiuto ai privati per ripulirli. Il bando

Via graffiti vandalici e manifesti abusivi dai monumenti storici di Napoli. Il Comune lancia il bando per chiedere aiuto alle associazioni private per ripulire la città dalle scritte che ne imbrattano e ne deturpano le bellezze. Chi vorrà aiutare il Comune potrà presentare la domanda entro il 25 giugno. Gli interventi richiederanno anche la presenza di restauratori specializzati. La Soprintendenza supervisionerà gli interventi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Via graffiti vandalici e manifesti abusivi dai monumenti storici di Napoli. Il Comune lancia il bando per chiedere aiuto alle associazioni private per ripulire la città dalle scritte che ne imbrattano e ne deturpano le bellezze. Palazzo San Giacomo ha pubblicato la manifestazione di interesse per reclutare associazioni private o agli enti disponibili a dare una mano gratuitamente per migliorare il decoro della città. Dal campanile di Santa Chiara a quello della Pietrasanta in via dei Tribunali, al monumento di piazza Bellini, storica piazza della movida a Napoli, e ancora sculture sul Lungomare e nella Villa Comunale e diverse fontane cittadine. Chi vorrà aiutare il Comune potrà presentare la domanda entro il 25 giugno prossimo, all’assessorato al Verde. Gli interventi richiederanno anche la presenza di restauratori specializzati. Tutto avverrà sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali.

L'accordo con la Soprintendenza

Sono almeno 42 i monumenti storici sfregiati dai vandali in città. Il Comune di Napoli ha stipulato un protocollo d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli il 31 luglio 2019 per snellire l’iter amministrativo per le operazioni di pulitura dei beni pubblici e privati tutelati e sfregiati da atti di vandalismo grafico o da affissioni abusive. Il 17 febbraio 2020 poi il Comune ha recepito l’accordo tramite la delibera di giunta 43. L’idea di dare una organizzazione ordinata alla possibilità di enti, associazioni e cittadini di aiutare nel decoro urbano è nata dopo l’arrivo di proposte spontanee per rimuovere scritte e affissioni abusive. Dall’altra parte, sottolinea il Comune, è anche necessario intervenire subito in caso di atti vandalici, perché più trascorre il tempo più “le scritte imbrattanti, a causa di fotoalterazione e cross linking provocano un allungamento dei tempi di rimozione e comportano interventi complessi e onerosi con maggior rischio per la conservazione dei paramenti murari storici”.

Come funziona la procedura di pulitura

Le squadre che si occuperanno dell’esecuzione degli interventi dovranno essere supervisionate da un restauratore dei beni culturali in possesso dei titoli come da normativa vigente, dovranno essere in possesso dei prescritti DPI ed inoltre dovranno essere riconoscibili con pettorina o cartellino identificativo. L’inizio lavori andrà comunicato al Servizio Valorizzazione della Città Storica – sito UNESCO del Comune di Napoli e alla Soprintendenza ABAP di Napoli con almeno una settimana di preavviso. La documentazione tecnica, compilata per ognuno dei monumenti oggetto di intervento, dovrà essere corrispondente a quanto indicato nel protocollo d’intesa Comune-Soprintendenza e contenere: rilievo fotografico; scheda tecnica di intervento; schede tecniche dei materiali utilizzati; curriculum del restauratore che eseguirà l’intervento; autorizzazione del proprietario/detentore del bene (se di proprietà privata).

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