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Napoli, le maestre rifiutano gli incarichi a tempo nelle scuole comunali: mancano 63 insegnanti

Nelle scuole materne e negli asili nido del Comune di Napoli mancano ancora 63 maestre di sostegno a tempo determinato. I contratti ridotti da 6 a 4 ore. Su 900 maestre chiamate hanno detto di sì solo in 39. Difficile in queste condizioni, riuscire a garantire il servizio negli asili nido e il tempo pieno a scuola per i bimbi disabili, se non si recluteranno altre insegnanti a breve. Oggi convocate altre 500 maestre.
A cura di Pierluigi Frattasi
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immagine di repertorio
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Nelle scuole materne e negli asili nido del Comune di Napoli mancano ancora 63 maestre di sostegno a tempo determinato. I contratti ridotti da 6 a 4 ore. Difficile in queste condizioni, riuscire a garantire il servizio negli asili nido e il tempo pieno a scuola per i bimbi disabili, se non si recluteranno altre insegnanti a breve. Una corsa contro il tempo. Il Comune dopo le convocazioni fatte negli scorsi giorni – su 900 maestre chiamate hanno detto di sì solo in 39 (inizialmente erano di più, ma alcune si sono tirate indietro dopo aver accettato) – domani convocherà altre 500 insegnanti per cercare di riempire tutte le caselle vacanti. Una carenza di maestre di sostegno che si avverte soprattutto in alcune Municipalità, come la X di Bagnoli-Fuorigrotta. “La questione è urgente – commenta Agostino Anselmi (Cisl Fp) – in quanto le criticità di organico rischiano di compromettere seriamente l’offerta educativa per l’anno scolastico appena iniziato, mettendo in discussione il tempo prolungato in molti plessi e di non garantire a molti bambini il dovuto sostegno”.

Ma perché tante maestre convocate rifiutano l'incarico? Secondo Anselmi, “la scarsa disponibilità da parte degli idonei delle graduatorie nazionali e locali, di accettare contratti a tempo determinato (tra cui molti proposti a part time) nei profili di educatrici asili nido e maestre di scuola dell’infanzia è dovuta principalmente ad una politica finora miope e ostinata nel proporre condizioni contrattuali e lavorative precarie pur di fronte a vuoti strutturali e non di supplenza. Si tratta di professionalità qualificate che non ci stanno più a fare da tappabuchi. Per questo motivo, l'auspicio della nuova assessora e vicesindaca Filippone a contrastare ogni forma di precariato procedendo alle assunzioni è più che mai ben accetto”. La Cisl Fp ha chiesto un incontro alla neo-assessora sul tema del precariato.

“Da anni – prosegue Anselmi – la Cisl Fp richiama la necessità di un vero e significativo reclutamento del personale per gli Asili Nido e la Scuola dell’infanzia di Napoli a fronte di una richiesta che cresce in modo esponenziale di anno in anno. Condividiamo pienamente quanto dichiarato dal neo Assessore Maria Filippone nel delineare e prevedere un piano assunzionale per la scuola comunale. Ma mentre per la scuola dell’Infanzia è lecito pensare ad una stagione concorsuale (quindi di prospettiva, di procedure di lungo tempo) per reclutare maestre di sezione comune e al sostegno. Per il servizio di Asili Nido, di esclusiva competenza comunale, si può contare sulla graduatoria dei 133 idonei del concorso pubblico Ripam 2015, l'unica ancora valida, vigente per il Comune di Napoli, che permetterebbe di intervenire subito con assunzioni a tempo indeterminato, colmare le criticità di organico e garantire un servizio qualitativo e quantitativo alla cittadinanza”.

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