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Napoli, insulti sessisti dopo la partita, molestie anche sui social delle calciatrici. Atlete invitate al Comune

Le calciatrici del Napoli Women team vittime di insulti sessisti invitate al Comune di Napoli. L’assessora Ferrante: “Insultare non è Sport”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Agli insulti della partita, è seguita la diffusione sui social di contenuti offensivi da parte degli stessi ragazzi e da contatti privati con nuove molestie". È la denuncia dell'assessora allo sport e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante, che assieme a tutta l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi ha "condannato fermamente gli atti discriminatori e sessisti contro le atlete della squadra U17 femminile ‘Napoli Women', compiuti durante una partita. Nel corso del match alcune atlete, scrive il Municipio, "sono state destinatarie di insulti sessisti e violenti, da parte dei componenti della squadra avversaria, composta da ragazzi minori di 14 anni". Ma gli insulti e le offese sarebbero continuati anche dopo, sia con post sui social che con contatti privati.

Ferrante: "Atti discriminatori, non c'entrano con lo Sport"

"Comportamenti gravi e inaccettabili – sottolinea il Comune in una nota – che nulla hanno a che fare con lo sport e che colpiscono ragazze minorenni impegnate nello sport ogni giorno, con passione ed impegno " – così Emanuela Ferrante – L'episodio appare tanto più grave, in quanto proveniente da ragazzi minorenni che dimostrano, con simili comportamenti ed in modo eclatante, come la diseducazione al rispetto dell'altro e l'adozione di comportamenti offensivi, maschilisti, discriminatori e violenti, nasca sin da giovanissimi e trovi radici in una società arretrata e perdente che, solo con un cambiamento di approccio radicale e con interventi multilaterali e trasversali sulla violenza di genere, può sperare di cambiare.  Condanniamo fermamente quanto accaduto e ribadiamo che nessuna giovane atleta deve sentirsi discriminata o umiliata per il semplice fatto di essere donna! Questo non è lo sport in cui crediamo e per il quale lavoriamo".

Le atlete del Napoli Women invitate al Comune

Le calciatrici del Napoli Women sono state invitate al Comune di Napoli. "Abbiamo appreso con sgomento e preoccupazione – affermano i consiglieri Gennaro Acampora e Mariagrazia Vitielli – la notizia diffusa dal profilo Facebook Ufficiale della Napoli Women, di insulti sessisti e omofobi, oltre a frasi volgari, ingiuriose e allusioni esplicite, rivolte alla selezione U17 impegnata in una partita contro una compagine maschile U14, seguiti, da quanto appreso, da pubblicazioni social arrecanti ulteriori offese, scherni e slogan degradanti rivolti alle giovani, nonché minorenni, calciatrici. Un episodio molto grave, dal quale prendiamo le distanze in maniera netta e inequivocabile, che nulla ha a che vedere con i valori di educazione, rispetto e sana socialità che lo sport rappresenta, per il quale devolviamo innanzitutto la nostra massima solidarietà alla società Napoli Women, alle calciatrici e alle loro famiglie. Non intendiamo, per tale episodio, lasciar sole le nostre giovani calciatrici ed è per questo che ci siamo fatti portatori presso l’Assessorato allo Sport e Pari Opportunità del Comune di Napoli, guidato dall’Assessora Emanuela Ferrante, della necessità di invitare il prima possibile la Napoli Women presso il Comune di Napoli, affinché riceva la doverosa solidarietà delle Istituzioni cittadine, oltre che i complimenti per quanto, dal punto di vista sportivo, squadra e società stanno realizzando tramite risultati, non solo agonistici o calcistici, che danno lustro e portano in alto il nome della nostra città".

"Ribadiamo ancora una volta che, a fronte a determinati gesti e parole, non c'è né mai ci sarà una spiegazione, ma solo una condanna senza appello – aggiungono Acampora e Vitelli – pensiamo tuttavia che un'occasione di incontro tra le due squadre possa gettare delle basi di confronto da cui si possano sviluppare anche delle sinergie potenti e autentiche, in un modello che vada oltre la tutela delle società, del loro lavoro sul territorio, dei calciatori e delle loro famiglie". Per questo Acampora e Vitelli si impegnano affinché "l'amministrazione sia parte attiva nel favorire questo appuntamento, prima tappa di un percorso che trasformi un contrasto assurdo, degenerato in manifestazioni vergognose, in una collaborazione virtuosa".

La solidarietà alle calciatrici della Città Metropolitana

Il Consigliere delegato allo Sport e ai Giovani della Città Metropolitana di Napoli, Sergio Colella, "condanna con fermezza il gravissimo episodio di insulti sessisti e omofobi rivolti alle atlete della squadra Under 17 del Napoli Women durante e dopo un incontro sportivo contro una compagine maschile under 14, come denunciato dalla società. L’episodio denunciato dalla Napoli Women è inaccettabile e profondamente deplorevole – dichiara Colella – Non è agonismo, è un atto di violenza verbale e di profonda mancanza di rispetto che macchia i valori dello sport. Le nostre ragazze, atlete che si allenano con passione, sono state oggetto di un attacco mirato alla loro dignità di donne. Questo è quanto di più lontano possa esserci dal calcio e dallo sport in generale, è un fallimento educativo di cui tutti noi, istituzioni comprese, dobbiamo farci carico".

Il Consigliere Colella esprime la massima e incondizionata solidarietà e vicinanza della Città Metropolitana a tutte le ragazze della squadra, alla società Napoli Women e alle loro famiglie. "Alle atlete voglio dire: tutta la comunità metropolitana è al vostro fianco, avete il diritto sacrosanto di competere in un ambiente sicuro e inclusivo. Lo sport deve essere un luogo di parità, non un palcoscenico per manifestazioni volgari e sessiste". Per questo motivo, il Consigliere Colella annuncia la volontà di promuovere, come Città Metropolitana, un progetto di educazione al rispetto di genere e alla lotta contro il sessismo da lanciare con urgenza negli istituti superiori di Napoli e dell’area metropolitana. “Condivido, infine – ha concluso Colella – l'iniziativa del Napoli Women di invitare i ragazzi coinvolti a un momento formativo presso un centro antiviolenza, ritenendola un gesto maturo e costruttivo. Dobbiamo pretendere e insegnare che, in campo come nella vita di tutti i giorni, il rispetto per le ragazze e le donne sia una regola imprescindibile della convivenza civile e sportiva".

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