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Napoli inondata di vestiti falsi: scoperte due fabbriche abusive, 6mila capi sequestrati

Intervento della Guardia di Finanza, tra Napoli e provincia, a tutela dei consumatori. In due distinti interventi, i militari delle Fiamme Gialle hanno scoperto due fabbriche del falso, sequestrando in totale 6mila capi di abbigliamento contraffatti e denunciando complessivamente sette persone.
A cura di Valerio Papadia
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Una vasta operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli a difesa del made in Italy, degli imprenditori onesti e dei consumatori ha portato alla scoperta di due vere e proprie fabbriche del falso e al sequestro di 6mila capi di abbigliamento contraffatti. In un primo intervento, i militari delle Fiamme Gialle del Gruppo di Nola hanno sequestrato un opificio clandestino e posto sotto sequestro 2mila capi di abbigliamento contraffatti. Durante un controllo a Cimitile, infatti, i finanzieri hanno sottoposto a controllo un 48enne che, all'interno della sua vettura, trasportava centinaia di articoli sprovvisti della necessaria documentazione amministrativo-fiscale. I successivi controlli dei finanzieri in una società di articoli sportivi di Saviano e in una ditta di Ottaviano hanno permesso di ricostruire la filiera di commercializzazione della merce e di sequestrare un macchinario con sei linee di produzione e una pen-drive utilizzati per la creazione dei capi di abbigliamento contraffatti. Al termine delle operazioni sono stati denunciati tre responsabili, l'autotrasportatore, la rappresentante legale della società di Saviano e il responsabile della ditta di Ottaviano.

Nel corso di un secondo intervento, invece, i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Napoli hanno notato, nel quartiere Fuorigrotta, trasferimenti sospetti di merce. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno così fermato un uomo che usciva da un edificio della zona, scoprendo che trasportava grandi buste di cellophane contenenti magliette prive di marchio. I finanzieri hanno così ispezionato l'abitazione e due locali di proprietà dell'uomo, scoprendo anche in questo caso un vero e proprio opificio clandestino, dotato di termopresse per apporre i marchi contraffatti sui vestiti e utilizzato come deposito di oltre 4mila capi falsi già pronti, che sono stati sequestrati. L'uomo, un 35enne napoletano, è stato così denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per ricettazione.

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