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Napoli, fallisce l’ordinanza anti-movida: alle 2 ai baretti di Chiaia ancora tutti in strada

A Chiaia dopo le 2 di notte ancora tutti in strada, nonostante il divieto imposto dal sindaco Gaetano Manfredi. Centinaia di giovani assembrati senza mascherina.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Folla in strada alle 2 di notte di domenica 20 febbraio (Foto Peppe Pace)
Folla in strada alle 2 di notte di domenica 20 febbraio (Foto Peppe Pace)
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Fallisce l'ordinanza anti-movida a Napoli nel primo sabato di applicazione. A Chiaia dopo le 2 di notte ancora tutti in strada, nonostante il divieto imposto dal sindaco Gaetano Manfredi. Centinaia di giovani assembrati, in molti casi senza mascherina, in barba anche all'ordinanza regionale del governatore Vincenzo De Luca che ha prorogato l'obbligo di indossarla all'aperto fino a fine febbraio. Anche molti baretti, stanotte, sono rimasti aperti oltre le 2 di notte, termine perentorio indicato nell'ordinanza sindacale per la chiusura dell'attività.

Il motivo? Molti locali sono classificati come ristoranti e non come bar. In questo modo non rientrano nell'ordinanza, che appunto prevede la chiusura alle 2 il venerdì e il sabato e all'1 negli altri giorni, ma solo per "esercizi in sede fissa e mobile di somministrazioni di alimenti e bevande, di vicinato alimentare nonché di produzione artigianale di alimenti e di chioschi alimentari su area pubblica cittadina". Mentre sono espressamente "esclusi ristoranti e pizzerie relativamente al servizio ai tavoli".

I baretti di Chiaia sono una delle 5 macro-aree individuate dall'ordinanza, considerate tra i quartieri più "caldi" per la malamovida, dove, secondo i report della Questura, in questi mesi sono stati segnalati il maggior numero di aggressioni, violenze, ferimenti, risse e accoltellamenti tra giovani e giovanissimi di notte. I controlli delle forze dell'ordine, ieri sera, si sono concentrati nella fascia tra mezzanotte e le due. Dopo le 2 le volanti sono andate via. Molti locali, però, come detto, sono rimasti aperti anche dopo, perché hanno come codice Ateco quello di ristoranti e non di baretti. Mentre i giovani sono rimasti in strada anche oltre le due, con altissima concentrazione tra i vicoli, come si vede dalle immagini di Fanpage.

I titolari dei baretti, intanto, hanno presentato ricorso contro l'ordinanza, chiedendone la sospensiva. Soltanto nei prossimi giorni si saprà se il Tar di Napoli avrà accolto le loro rimostranze. Secondo gli esercenti, l'ordinanza non fermerebbe la malamovida. I giovani, sostengono, anche con i baretti chiusi in alcune zone a Napoli, si sposteranno altrove per divertirsi. Il dispositivo, quindi, non ridurrebbe il fenomeno delle aggressioni, ma rischierebbe di penalizzare solo i gestori dei locali. L'ordinanza prevede multe da 25 a 500 euro per chi viola le regole e, questa la vera novità, l'applicazione della sospensione dell'attività fino a 15 giorni, su decisione del Questore.

Raffica di controlli delle forze dell'ordine

La Polizia Municipale ieri sera ha verificato 165 attività e dai controlli sono scaturiti 5 verbali per diverse violazioni, in particolare è stato necessario sanzionare le inosservanze nella zona di Chiaia in Vicoletto Belle Donne, Via Bisignano  e Via Carducci. In 4 casi le violazioni hanno riguardato il mancato rispetto dell' orario di chiusura e in una circostanza per l' emissione di musica percepibile all' esterno di un locale dopo la mezzanotte. I controlli sono poi continuati in pattugliamento fino all' alba per verificare che nessuna attività riaprisse prima delle ore 5,00, come previsto in Ordinanza.

Numerose sono state le verifiche da parte della Municipale anche nei confronti di bar, locali, pizzerie e ad attività imprenditoriali, per le altre violazioni  che si verificano nei fine settimana relative al Codice della Strada ed al rispetto delle misure di prevenzione sanitarie. Sul lungomare, nelle aree di Chiaia, del Vomero e nel centro storico  sono stati elevati 47 verbali per occupazione abusiva di suolo pubblico e per la errata gestione dei rifiuti. Sono stati effettuati inoltre 250 controlli per la normativa anti-covid rivolta ai titolari e ai clienti delle attività imprenditoriali, elevando 9 verbali per il mancato controllo e il possesso del green pass e per il mancato uso dei dispositivi di protezione individuale. Inoltre il personale della Unità Operativa Tutela Minori, in via Mezzocannone, ha notato un uomo che si aggirava in modo sospetto tra i gruppi di ragazzi più giovani, avvicinato dagli Agenti sì è dato alla fuga e durante l’inseguimento ha lasciato cadere un piccolo pacchetto di  cannabinoidi facendo perdere le sue tracce tra la folla dei vicoletti del centro storico. Gli stupefacenti sono stati recuperati e custoditi presso gli uffici per le verifiche consequenziali.

Sul fronte delle verifiche al Codice della Strada sono stati effettuati 194 controlli ed elevati 92 verbali oltre alla rimozione di 47 veicoli con i carri gru ed al sequestro di 5 veicoli per l'assenza della copertura assicurativa. Infine in Via Nisco, Vico Vetriera e Via Costantinopoli sono stati sorpresi, allontanati e denunciati 6 parcheggiatori abusivi.

Multe e sanzioni ai locali inadempienti

In campo anche gli agenti dei Commissariati San Ferdinando, Decumani, Montecalvario e  Vomero, i militari dell’Arma dei Carabinieri, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, personale della Polizia Metropolitana e del servizio autonomo della Polizia Locale del Comune di Napoli hanno effettuato controlli nel quartiere Chiaia, nel centro storico, in zona Toledo e nel quartiere Vomero.

Nel corso dell’attività in via Chiaia, piazza dei Martiri, via Dei Mille, via Bisignano, piazza San Pasquale a Chiaia, via Riviera di Chiaia, corso Vittorio Emanuele, via Toledo e in piazza Trieste e Trento, con i Carabinieri del NAS (Nucleo anti sofisticazione) ed il supporto del Reparto Mobile, sono state identificate 100 persone, di cui 10 con precedenti di polizia, controllati 10 veicoli e contestate 4 violazioni del Codice della Strada per divieto di sosta e fermata. Inoltre, sono stati controllati 15 esercizi commerciali di cui uno, in via Bisignano, sanzionato per vendita di bevande alcoliche dopo la mezzanotte; altresì gli operatori in via Nisco hanno sanzionato una persona poiché sorpresa ad esercitare l’attività di parcheggiatore abusivo.

Al centro storico, in particolare in piazza San Domenico Maggiore, piazzetta Nilo, largo San Giovanni Maggiore a Pignatelli, largo Banchi Nuovi, piazzetta Bellini, via Costantinopoli, via Cisterna dell’Olio e vico Quercia, con il supporto dei Nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale e del Reparto Mobile, sono state identificate 79 persone e controllati 7 locali commerciali di cui uno in largo San Giovanni Maggiore e due in via De Marinis sanzionati per occupazione abusiva di suolo pubblico ed un dipendente di uno dei due esercizi di via De Marinis è stato sanzionato poiché sprovvisto di “green pass”.

Inoltre, altri due bar in via Banchi Nuovi e piazza Teodoro Monticelli sono stati sanzionati per somministrazione di bevande alcoliche a minori tra i 16 e i 18 anni.
Ancora, gli agenti del Commissariato Montecalvario in via Toledo, largo Berlinguer, via Girardi, via Scura, via Concezione a Montecalvario, in vico Tre Regine e in via Trinità delle Monache, con il supporto dei Nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale, hanno identificato 147 persone e controllato 7 locali.

Nei Quartieri Spagnoli gli operatori hanno altresì rimosso 12 autovetture poiché parcheggiate sui marciapiedi e sulla pubblica via e contestate 5 violazioni del Codice della Strada per mancata copertura assicurativa e divieto di sosta; è stata altresì denunciata una persona per guida senza patente poiché recidiva nel biennio.
Infine, gli  agenti del Commissariato Vomero hanno effettuato controlli in via Aniello Falcone, via Morghen, via Merliani, in piazza Fuga, belvedere di San Martino, in via Mattia Preti, in piazza Vanvitelli e piazza Medaglie d'oro  dove hanno identificato 133 persone, di cui 8 con precedenti di polizia, e controllato 20 esercizi commerciali di cui uno in via Kerbaker sanzionato per occupazione abusiva di suolo pubblico.

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