Napoli, da cameriera a vigilessa a 23 anni: “Felice di lavorare qui e di difendere la città”

“Il mio sogno fin da piccola è sempre stato diventare un poliziotto o un agente di Polizia Locale. Superare il concorso al Comune di Napoli è stato duro. Per me è un grande traguardo. E oggi sono orgogliosa e felice di aver trovato un lavoro che mi piace e di poterlo fare nella città di Napoli che amo. Certo, è un lavoro di frontiera, ci sono responsabilità e rischi. Ma mi sono addestrata per questo”. A parlare è una delle giovani neo-assunte nel Comune di Napoli tra i 200 nuovi agenti di Polizia Municipale in servizio da lunedì scorso per le strade della città.
Una storia di grande impegno e sacrifici della 23enne, che per mantenersi durante gli studi per il concorso ha lavorato come cameriera. “Nel 2019, dopo il Diploma, volevo intraprendere la carriera nella Polizia di Stato, ma a causa del Covid mi sono bloccata. Nel 2021 ho fatto domanda per arruolarmi nella Marina Militare a Taranto, ma quando nel 2022 è uscito il concorso al Comune di Napoli ho deciso di tornare nella mia città che amo tanto, lasciando l’addestramento anche contro il parere della mia famiglia”.
Napoli mi mancava tantissimo – racconta la neo-assunta – Quando sono tornata ero un po’ sfiduciata. Ma è scattata la molla della rivincita. Mi sono messa a studiare con impegno, nel frattempo continuavo a fare la cameriera, dovevo pagare le spese del concorso. Devo ringraziare anche mio padre che mi è sempre stato vicino e mi ha seguito in tutte le prove fino al giorno della firma.
Ho superato la prova pre-selettiva, lo scritto e l’orale. Alle prove fisiche temevo di non superarle. Ma anche questa volta ce l’ho fatta. Quando sono riuscita a fare le trazioni sono corsa verso mio padre e abbiamo pianto insieme. Lunedì è stato il mio primo giorno di servizio a Chiaia. Ho già elevato i primi verbali ai motorini per il divieto di sosta. Non ho ancora una macchina e quindi a lavoro vado con la metropolitana e poi a piedi. Spero di potermene permettere presto una.
"Se sono preoccupata per il servizio in strada? Napoli è una città bella e difficile – dice – I miei colleghi sono spesso, purtroppo, vittime di aggressioni. Recentemente un collega di 65 anni, prossimo alla pensione, è stato aggredito da un clochard a sprangate. Ma siamo addestrati, facciamo i corsi di difesa personale e ci alleniamo nelle tecniche di ammanettamento. Certo, la strada è un’altra cosa rispetto a quello che si studia sui libri. So già che tra un paio di mesi la mia famiglia farà difficoltà a riconoscermi. Ma sono felice di poter fare l’agente qui a Napoli. La città sta vivendo un periodo di cambiamento positivo. Ci sono tantissimi turisti, anche per lo scudetto. Io la vedo molto migliorata e sono fiduciosa per il futuro. Sono orgogliosa di poterla difendere.