Morta la donna picchiata con una mazzuola dal marito due mesi fa. L’uomo aveva inscenato una rapina

Dopo più di due mesi in ospedale, purtroppo, è morta Olena Georgiyivna Vasyl’yeva, la donna di 60 anni di origini ucraine picchiata con una mazzuola da carpentiere, lo scorso 3 agosto, a Somma Vesuviana, nella provincia di Napoli, dal marito, un uomo di 70 anni, che aveva poi inscenato una rapina in casa. La donna, da allora, era ricoverata al Camaldoli Hospital di Napoli, dove nella giornata odierna, giovedì 16 ottobre, è sopraggiunto il decesso: le sue condizioni erano apparse subito molto gravi e, purtroppo, per la 60enne non c'è stato nulla da fare.
Il marito aveva fatto credere a una rapina, poi era stato arrestato
Nella mattinata di domenica 3 agosto 2025 era stato proprio il marito della vittima, con il quale Olena Georgiyivna Vasyl’yeva viveva a Somma Vesuviana, a chiamare il 112, dicendo all'operatore che c'era stata una rapina in casa. Mentre i sanitari del 118, giunti sul posto, portavano la donna in gravi condizioni in ospedale, i carabinieri di Castello di Cisterna, coordinati dalla Procura di Nola, facevano partire le indagini del caso; la versione del 70enne, infatti, non convince i militari. L'attività investigativa, serrata, dura circa 12 ore, durante le quali la versione del marito diventa sempre più debole: e infatti, nonostante fosse inizialmente reticente, durante l'interrogatorio di garanzia l'uomo confessa di aver colpito la moglie.
E così, lo scorso 6 agosto, nei confronti del 70enne era scattata una ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di tentato omicidio. Con la morte della moglie, le accuse nei confronti dell'uomo sono destinate ad aggravarsi.