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“Miracolo” a Borgo Orefici, il crocifisso è girato al contrario. Ipotesi: errore durante il restauro

La denuncia del comitato Santa Maria di Portosalvo: “Il crocifisso del Settecento montato alla rovescia. Intervenga la Soprintendenza”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Miracolo" al Borgo Orefici di Napoli. Lo storico crocifisso Settecentesco è girato al contrario. Il busto ligneo di Gesù in croce aveva le gambe a sinistra (a destra per chi lo guarda di fronte), come si vede in alcune foto d'epoca. Nella nuova piazza restaurata, invece, il crocifisso ha le gambe a sinistra. "Lo hanno montato alla rovescia", commenta Antonio Pariante, presidente del Comitato Santa Maria di Portosalvo, che ora chiede l'intervento della Soprintendenza per verificare la storicità della posizione e, assieme ai residenti della zona, ha già lanciato una petizione per riportare l’antica scultura nella posizione originale.

Il crocifisso Settecentesco è double face

Ma come è possibile che la sacra effigie di legno abbia cambiato verso? Il fenomeno singolare è possibile grazie ad una particolarità della scultura. Il crocifisso è “double face”: è stata dipinta, cioè, su ambo i lati, in maniera tale da poter essere ammirata sia di fronte che dal retro, in questo modo il Cristo di Borgo Orefici rivolge sempre lo sguardo diretto a chi gli è di fronte. L'opera, sormontata da una copertura di rame battuto, fu realizzata nel XVIII secolo, dopo una epidemia di peste.

Secondo la tradizione, sarebbe posta a protezione del quartiere dove c'erano le botteghe dei maestri artigiani dell'oreficeria partenopea. La leggenda vuole che due fratelli artigiani del borgo, nell'Ottocento, si recassero in visita ad Afragola per respirare aria buona. Uno dei fratelli, infatti, soffriva di asma. I due maestri, mentre vagavano per le campagne, ad un certo punto si imbatterono nel crocifisso che si trovava in un vicolo solitario. Il fratello ammalato si sentì subito meglio e gli attacchi d'asma cessarono di botto. Prendendolo come un segno divino, i due artigiani si prodigarono per portare il crocifisso nel Borgo Orefici, dove si trova tutt'ora. Ancora oggi, a Napoli, è diffusa la credenza che il Cristo protegga i pellegrini dai problemi respiratori.

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