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Migranti usati dalla camorra come corrieri, arrestato tunisino con un chilo di cocaina

UN uomo di 41 anni di origini tunisine, incensurato e regolare in Italia, è stato arrestato dai carabinieri a Poggioreale: nel trolley trasportava quasi un chilo di cocaina. Potrebbe far parte della schiera di corrieri della droga “a prestazione”, assoldati dalla camorra e dalle altre organizzazioni criminali per spostare grossi quantitativi di stupefacenti limitando i rischi.
A cura di Nico Falco
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Uno zaino pieno di droga caricato sulle spalle, qualche decina di euro in tasca, le indicazioni su dove farsi trovare per la consegna. Pedine sacrificabili, assoldate per pochi spiccioli, che in caso di arresto non potrebbero fare nomi e che nemmeno rappresenterebbero un costo durante la detenzione: nessun avvocato da pagare, nemmeno famiglie da mantenere. È l'esternalizzazione dei servizi in chiave della malavita organizzata, sia quella italiana sia quella straniera: già da tempo si affidano a migranti scelti spesso tra gli insospettabili, da sfruttare "a prestazione" per spostare grossi quantitativi di droga.

Di questa schiera di disperati, arruolati per qualche viaggio o fino all'inevitabile arresto, con tutta probabilità fa parte anche il 41enne di origini tunisine intercettato dai carabinieri della Compagnia Poggioreale. L'uomo, regolare sul territorio italiano e incensurato, apparentemente privo di legami con la criminalità organizzata, camminava nei pressi del carcere di Poggioreale trascinando un trolley. I militari hanno rinvenuto nella valigia 980 grammi di cocaina, avvolti in 4 buste sottovuoto. L'area è ritenuta sotto l'influenza del clan Mazzarella, che si contende il quartiere coi Contini, ma non è escluso che l'uomo fosse diretto nel vicino quartiere del Vasto. Il 41enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

Ma quello di Poggioreale non è l'unico episodio che dimostra la nuova tendenza dei clan e dei narcotrafficanti. Ad aprile un 27enne del Gambia era stato bloccato dai carabinieri della Compagnia Stella in largo Sant'Erasmo, nello zaino aveva 860 grammi di marijuana. Nel novembre 2019 i poliziotti del commissariato Vicaria Mercato avevano fermato in Corso Novara un 50enne dominicano, anche lui incensurato e regolare sul territorio italiano. Si guardava intorno, come se stesse aspettando qualcuno. Nello zaino che portava in spalla c'erano due confezioni sottovuoto di cocaina, per un totale di oltre un chilo, e sessanta euro. Due mesi prima, a settembre, un 30enne nigeriano era stato fermato in piazza Garibaldi: nello zaino e nel trolley aveva quasi 15 chili di marijuana.

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