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Metro Linea 1, slitta l’entrata in servizio dei nuovi treni. L’Anm: “Problemi tecnici”

Slitta la messa in esercizio dei nuovi treni della metropolitana Linea 1 comprati dal Comune di Napoli in Spagna: mancano ancora il nulla osta del Ministero e ci sono problemi tecnici che la ditta costruttrice sta risolvendo, poi dovranno fare 5mila chilometri di rodaggio. L’Anm: “Stiamo lavorando senza sosta”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Mancano ancora il nulla osta del Ministero e ci sono problemi tecnici per i nuovi treni della metropolitana Linea 1 comprati dal Comune di Napoli in Spagna: slitta la messa in esercizio. Finora, ne sono stati consegnati quattro, il primo a febbraio 2020. Palazzo San Giacomo aveva assicurato che sarebbero stati sui binari per il servizio pubblico entro febbraio di quest'anno, poi la data è stata spostata a marzo, e quindi ad aprile. Ma per poterli vedere in servizio per il pubblico bisognerà aspettare ancora. Dopo la risoluzione dei problemi e l'autorizzazione ministeriale, poi bisognerà fare anche il rodaggio, facendoli marciare per 5mila km a vuoto, per almeno 12 giorni.

L'Anm: “Ci sono problemi tecnici”

Ad annunciare lo slittamento è la stessa Anm: “Siamo impegnati da mesi – scrive in una nota – a sostenere la messa in esercizio dei nuovi treni della Linea 1 della Metropolitana. L'attività primaria è in ogni caso a carico del costruttore per l'effettuazione delle prove e il rilascio delle documentazioni e fascicoli richiesti dal Ministero dei Trasporti. Relativamente alla circolazione in linea non c'è alcun problema infrastrutturale o di rete. Le attività procedono normalmente alla velocità consentita dall’attuale emergenza sanitaria.

Attualmente sono quattro i treni consegnati dalla Caf all'Azienda Napoletana Mobilità. Nelle attività di messa in esercizio, al termine positivo di tutte le prove statiche e dinamiche, occorrerà anche effettuare un pre-esercizio di 5.000 km, che Anm è in grado di effettuare in 12 giorni.

Fondamentale risulta però l'ottenimento del provvedimento di nulla osta tecnico del Ministero prima di consentire l’esercizio al pubblico. Alcuni problemi tecnici che necessitano di interventi di competenza della Caf sono stati riscontrati. L'azienda iberica ci sta lavorando, compatibilmente con l’emergenza sanitaria e per la soluzione dei quali il Comune ed Anm hanno richiesto anche l'incremento di risorse tecniche specializzate in campo, che dovrebbe arrivare a breve, a quanto Caf ha promesso”.

“Intanto – conclude Anm – l'azienda spagnola, che ha già consegnato quattro treni, ne ha altri pronti in Spagna che saranno consegnati via via che verranno liberati i binari del deposito dai vecchi treni non più in uso. Anm ha garantito e sta garantendo tutta la collaborazione di sua competenza. Per la messa in esercizio dei treni, infine, come detto in precedenza, dovrà essere completata la documentazione dell'Ustif che è attivamente al lavoro”.

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