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Maxi sequestro di droga al Porto di Napoli: trovati 130 chili di hashish, valgono 3 milioni

L’operazione è stata condotta dagli uomini del Comando Provinciale di Napoli della Guardia di Finanza, unitamente al personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La droga, rivenuta grazie all’utilizzo dei due cani Cafor e Fagot, era occultata all’interno di un autoarticolato nel Porto di Napoli. I due responsabili sono stati arrestati.
A cura di Valerio Papadia
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Maxi sequestro di sostanza stupefacente quello effettuato dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza al Porto di Napoli: rinvenuti e sequestrati 130 chili di hashish, pronti per essere venduti nelle piazze di spaccio della città e della provincia. Gli uomini delle Fiamme Gialle, unitamente al personale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno controllato il porto cittadino, grazie anche all'aiuto dei cani antidroga, Fagot e Cafor e di un sofisticato scanner in dotazione all'Agenzia delle Dogane: in un autoarticolato, i militari hanno rinvenuto i 130 chili di hashish. La sostanza stupefacente è stata individuata in un doppiofondo artigianale ricavato nel rimorchio dell'autoarticolato.

La droga sequestrata è stata inviata al Laboratorio Chimico dell'Agenzia delle Dogane, dove è stata analizzata: l'hashish è risultato essere di ottima qualità, contrariamente alla maggior parte delle partite di droga solitamente sequestrate sul territorio nazionale; inoltre, la droga presentava una particolare consistenza, denominata "resina di hashish", considerato un prodotto di nicchia tra gli assuntori di tale sostanza stupefacente. Le indagini hanno permesso di accertare anche che, una volta immessa sul mercato, l'ingente quantitativo di hashish avrebbe fruttato tre milioni di euro alla criminalità organizzata. I due responsabili, individuati, sono stati arrestati e condotti nel carcere di Poggioreale.

Nel mese di luglio, nel Porto di Salerno, la Guardia di Finanza di Napoli, il Gico per la precisione, sequestrò 14 tonnellate di un particolare tipo di amfetamine conosciute come "droga dell'Isis", perché utilizzata dai terroristi jihadisti: si tratta del più grande sequestro al mondo di questa tipologia di sostanza stupefacente.

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