Massimo Troisi, Totò, Eduardo: le panchine dedicate agli artisti napoletani. L’iniziativa a Calvizzano

Sono forse i tre artisti più rappresentativi – insieme a Luciano De Crescenzo – della napoletanità in Italia e nel mondo: stiamo parlando di Totò, Eduardo De Filippo e Massimo Troisi, protagonisti delle panchine "lettararie", poiché ricordano la forma di un libro, installate a Calvizzano, cittadina della provincia partenopea. Le panchine che omaggiano i tre grandi artisti sono state installate in via Armando Diaz, all'esterno dell'istituto comprensivo Marco Polo, a rimarcare proprio l'importanza della cultura e della conoscenza, soprattutto tra i più giovani.
Sulle tre panchine, ognuna di colore diverso, sono raffigurati i volti di Totò, Eduardo e Massimo Troisi, oltre a una citazione che rappresenta gli artisti. Sulla panchina dedicata a Totò, il principe della risata, c'è una sua poesia in dialetto: "‘A sera quanno ‘o sole se nne trase e dà ‘a cunzegna a luna p' ‘a nuttata, lle dice dinto ‘a recchia- "I' vaco ‘a casa: t'arraccumanno tutt' ‘e nnammurate".
Sulla panchina dedicata a De Filippo, invece, una sua massima sul popolo partenopeo: "La gestualità di noi napoletani è data dalla necessità di esprimerci, di farci capire senza l'uso della parola. Come avremmo fatto a comunicare con Turchi, Spagnoli, Tedeschi, Francesi, non potevamo mica ogni volta imparare la lingua". Infine, la panchina dedicata a Troisi reca la scritta: "La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori".