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Covid 19

Massa Lubrense, positivi al coronavirus 3 dipendenti di ristorante. Clienti hanno dato nomi falsi

È il ristorante Lo Scoglio di Massa Lubrense la struttura dove ci sono stati 3 dipendenti contagiati dal coronavirus; il 17 luglio erano stati a pranzo e cena i ragazzi romani che sono risultati positivi al rientro nella Capitale. Ma c’è un pasticcio nella ricostruzione dei contatti: sui registri dei clienti l’Asl ha verificato che diverse persone avevano fornito generalità e numeri di telefono inventati.
A cura di Nico Falco
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Col passare delle ore diventa più chiaro il quadro dei nuovi contagi in un ristorante della Costiera Amalfitana: la struttura non si trova a Vico Equense, come erroneamente comunicato anche al governatore Vincenzo De Luca, che ne ha poi parlato citando la località sbagliata, ma a Massa Lubrense, e i dipendenti risultati positivi sono 3 e non 6 e sono tutti asintomatici. Resta confermata, purtroppo, la circostanza dei nomi falsi: alcuni clienti hanno fornito generalità inventate al momento della registrazione e non è stato quindi possibile rintracciarli per ricostruire i contatti dei positivi.

Il ristorante è Lo Scoglio (noto anche come "Tommaso") di Marina del Cantone, a Massa Lubrense, frequentato spesso da vip e che tra i clienti ha annoverato Gianni Agnelli, Naomi Campbell, Rino Gattuso e molti volti noti del mondo dello spettacolo e di quello dello sport. Lì il 17 luglio si sono fermati a pranzo e a cena alcuni giovani romani provenienti dal Cilento e poi diretti a Capri, alcuni dei quali sono risultati positivi al coronavirus una volta rientrati a Roma. I dipendenti del ristorante sono stati sottoposti ai controlli in seguito alla comunicazione dell'Asl di Roma, che ricostruendo gli spostamenti della comitiva aveva individuato la struttura della Costiera Amalfitana. I tre camerieri sono stati sottoposti alla quarantena e i locali sono stati sanificati, mentre il test ha dato esito negativo per altri 25 dipendenti del ristorante.

Resta però il nodo dell'impossibilità di ricostruire i contatti per la questione dei nomi falsi. Quando l'Asl ha provato a rintracciare le persone che sono state nel ristorante contemporaneamente ai romani e nei giorni successivi, infatti, ha scoperto che diversi dei nomi annotati sui registri erano falsi. Sbagliate le generalità, inesistenti i numeri di telefono. "Se andiamo in un ristorante e chiediamo le generalità – ha sottolineato Vincenzo De Luca – questo ci serve perché, in caso di pericolo, l'autorità sanitaria può telefonarti a casa e dirti che sei andato a fare una cena in un momento in cui c'erano tre positivi".

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