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Marito e moglie nullatenenti con i pacchi di soldi negli armadi: avevano oltre 170mila euro

Una coppia di pregiudicati è stata denunciata dalla Guardia di Finanza a Cercola (Napoli): i militari li hanno controllati in strada e nella loro automobile hanno rinvenuto 2 chili di sigarette di contrabbando e 47 mila euro, durante la perquisizione in casa hanno trovato altri 130mila euro nascosti in cassetti, armadi e tra i vestiti.
A cura di Nico Falco
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immagine di repertorio
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Formalmente senza nessuna entrata, nullatenenti, tanto che percepivano anche il reddito di cittadinanza. In realtà, avevano la casa piena di soldi: mazzette di banconote nascoste nei cassetti, negli armadi, tra i vestiti. Ben 130mila euro, che si aggiungono agli altri 47mila che le forze dell'ordine gli avevano trovato addosso e che avevano fatto scattare la perquisizione domiciliare. Il tesoretto è stato rinvenuto in un'abitazione di Cercola, in provincia di Napoli, a finire denunciati sono stati due coniugi, fermati dalla Guardia di Finanza.

I due sono incappati in una pattuglia del Gruppo di Nola impegnata in un controllo del territorio. I militari, dopo aver verificato le loro generalità, hanno deciso di ispezionare l'automobile. E sono saltati fuori decine di pacchetti di sigarette: due chili in totale, di contrabbando. Oltre al tabacco i finanzieri hanno trovato anche una borsa zeppa di soldi: 47mila euro, per i quali la coppia non è stata in grado di fornire una spiegazione. La perquisizione domiciliare è stato il naturale passo successivo.

Nell'appartamento della coppia, a Cercola, i militari hanno trovato gli altri soldi. Oltre centomila euro, tutti in contanti, e nascosti nella camera da letto. Sulla provenienza del denaro ci sono in corso indagini, ma verosimilmente arrivava proprio dalle sigarette: marito e moglie, entrambi pregiudicati, hanno infatti precedenti per contrabbando. I due, che risultano disoccupati, non sono riusciti a giustificare la detenzione di una cifra così ingente. Sono stati entrambi denunciati per ricettazione. Da successivi accertamenti è inoltre emerso che entrambi percepivano il reddito di cittadinanza; è quindi partita la segnalazione all'Inps e sono state avviate le procedure per recuperare i soldi indebitamente erogati, quantificati in circa 8mila euro.

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