Lite Taverna Santa Chiara, la Comunità Palestinese di Napoli: “Delusi dal Comune”

"Delusi dal Comune", così la Comunità Palestinese di Napoli all'indomani dell'incontro avvenuto ieri con il sindaco Gaetano Manfredi, l'assessore al Turismo, Teresa Armato, e la ristoratrice Nives Monda, coinvolta nella vicenda della lite alla Taverna a Santa Chiara con due turisti israeliani, avvenuta sabato 3 maggio e finita sui giornali di tutto il mondo dopo un video ripreso dai due turisti e diventato virale. L'amministrazione comunale, domenica scorsa, aveva espresso solidarietà ai due turisti israeliani. Monda, conosciuta in città per le sue battaglie per l'accoglienza e contro la violenza, ha sempre negato le accuse di "antisemitismo", confermando le critiche invece al "sionismo" e all'operazione militare a Gaza del Governo israeliano.
Successivamente, l'assessora Armato ha comunicato l'intenzione di incontrare anche Monda, titolare del ristorante. Lunedì tante persone sono andate alla Taverna per dare solidarietà ai gestori, tra queste anche l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini. Martedì sera, a sostegno della ristoratrice, migliaia di persone sono scese in piazza a Napoli. L'incontro tra l'amministrazione Manfredi e Monda a Palazzo San Giacomo, è avvenuto ieri pomeriggio, mercoledì 7 maggio. La titolare del ristorante negli ultimi giorni è stata destinataria di minacce di morte e insulti sui social. L'incontro sembrava essere andato bene, ma sul comunicato stampa del Comune, diffuso poco dopo, sono partite le polemiche.
Incontro con De Magistris e Nives Monda a piazza Bellini
Venerdì 9 maggio alle ore 11, al caffè Arabo di piazza Bellini, intanto, è stata convocata una conferenza stampa di "Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio", il flash mob che si terrà il 21 giugno sul lungomare di Napoli per dire NO al genocidio del popolo palestinese. Tutti i dettagli dell’iniziativa del 21 Giugno saranno illustrati dall’associazione LIFE FOR GAZA e dall'ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, del comitato dei garanti. All’incontro sarà anche presente Nives Monda della Taverna a Santa Chiara.
La Comunità Palestinese: "Delusi dal Comune di Napoli"
La Comunità Palestinese della Campania, in una nota diffusa da Omar Suleiman, scrive:
Come comunità palestinese della Campania e Su invito dell’amministrazione comunale di Napoli abbiamo participato alla riunione nella sala giunta di palazzo San Giacomo assieme alla nostra Amica Nives Monda oggetto di una campagna mediatica vergognosa e di minacce spaventose per un azione che dovrebbe essere spontanea e naturale da coloro che hanno una coscienza civica e umana , ciò rispondere alle provocazione di una copia di soggetti chiaramente provocatori seriali come risulta dalle testimonianze di associazioni di solidarietà in altri città .Durante la riunione abbiamo espresso la nostra solidarietà a Nives ed allo stuff della taverna ed abbiamo ribadito al Sindaco ancora una volta la nostre chiare richieste come palestinesi e come cittadini della città di Napoli ma anche a nome delle miglia di persone che da sempre sono a fianco della lotta del popolo palestinese.
La nota prosegue elencando una serie di passaggi che non sarebbero stati graditi:
– Quello che succede a Gaza e in Palestina è un genocidio in diretta con la complicità di tutti i governi occidentale compreso quello italiano e va chiamato in quanto tale e condannato dalla amministrazione di una città gemellata con la città di Nablus in Palestina .
– Deve essere chiaro a tutti che Antisionismo non è antisemitismo
– Abbiamo chiesto al sindaco del comune di Napoli, in qualità di presidente dell’Anci, associazione dei comuni Italiani di sottoporre una mozione che chieda il riconoscimento dello stato di Palestina .
– Abbiamo chiesto una dichiarazione netta a favore dei diritti del nostro popolo e di non continuare a nascondersi dietro la formula dei due stati due popoli e l’ecquidistanza. Leggendo il comunicato emesso dal Comune di Napoli siamo rimasti “sorpresi” e delusi:
Sembra che a Gaza e in Palestina ci sia una calamità naturale e le vittime muoiono a causa di tale calamità.
“Non abbiamo timore nel dire che ciò che sta accadendo rappresenta un offesa all’umanità”. Accadendo da parte di chi? Per caso la causa è un occupazione militare coloniale che causa tutto ciò e e va condannata?
La Comunità Palestinese, quindi, conclude:
Napoli città dell’accoglienza tutti devono sentirsi liberi di esprime le proprie opinioni” concordiamo a patto che non siano favorevole alla politica di colonizzazione e del genocidio . “Abbiamo espresso sempre il nostro sdegno per l’orrore che che si sta consumando a Gaza, compiendo atti significativi come la cittadinanza onoraria a Julian Assange “a noi della comunità palestinese ci fa Onore che Assange venga considerato cittadino di Gaza, ma non riusciamo a trovare il nesso. Ci dispiace tanto, ma siamo rimasti delusi anche perché speravamo che fosse la volta buona. Ma forse questo è un motivo in più per continuare ancora con più forza e determinazione la nostra lotta assieme alle tante e tanti Napoletani di buona volontà per far sentire più alta la nostra voce per mettere fine al genocidio, cosi si chiama Genocidio .
Nives Monda: "Occasione sprecata"
Parla di "occasione sprecata", invece, Nives Monda, che sui social ha rilanciato il comunicato della Comunità Palestinese campana, aggiungendo il proprio commento:
L’incontro avuto oggi con il Sindaco Manfredi, la vicesindaca Lieto, l’Assessora Armato e alcuni consiglieri si presenta, purtroppo, come una grande occasione sprecata. Ho apprezzato lo sforzo di costruire un setting di confronto che ha favorito la partecipazione, quasi in forma assembleare, di tante persone (eravamo una folta delegazione di 15 persone). I contributi portati dalla Comunità Palestinese Campania, dal Comitato Unior per la Palestina e dal Centro Culturale Handala Ali sono stati di altissimo livello: si è ribadita la stretta correlazione tra la vicenda accaduta nella nostra locanda e il clima di censura attuale. Si è affermato che, data la situazione attuale, non c’è più tempo per tergiversare: Napoli e tutti i comuni appartenenti all’Anci presieduta dal Sindaco devono assumere immediatamente una posizione netta di condanna, al fine di poter provare a incidere sul Parlamento. Si è discusso della necessità di approvare in Consiglio una specifica mozione di riconoscimento dello Stato palestinese.
Quindi, la ristoratrice ha concluso:
Penso di non aver partecipato, prima d’ora, ad un incontro in sede istituzionale in cui si affrontava in modo così preciso e circostanziato il tema del #genocidiopalestinese. Ma il comunicato che viene diramato dal Comune a seguito dell’incontro è acqua che non leva sete.La questione palestinese viene affrontata con parole troppo generiche: non viene riprodotta la complessità della discussione avvenuta né vengono ribaditi impegni chiari sui punti discussi e sui tempi di assunzione di tali impegni.Inoltre:Ringraziamo per l’occasione di confronto creatasi grazie all’impegno di Rosario Andreozzi e Sergio D’Angelo e per l’offerta del Sindaco di garantirci protezione. Ma nelle parole dell’Assessore Armato non si mette in discussione il presupposto: la solidarietà offerta tempestivamente e pubblicamente ai turisti (e non a noi che siamo abitanti e lavoratori di questa città) ha rappresentato, agli occhi dell’opinione pubblica, un accreditamento per loro e un elemento discriminante a nostro danno, in base al quale parte della stampa continua ad accanirsi su di noi.