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“L’auto me l’hanno prestata”, Polizia contatta proprietario: non si era ancora accorto del furto

Un 23enne afgano è stato controllato dalla Polizia dopo un incidente stradale in via Calata Capodichino, a Napoli: l’automobile era stata appena rubata.
A cura di Nico Falco
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L'auto non era la sua, ma gliela aveva prestata un amico. Così ha detto un 23enne afgano ai poliziotti, intervenuti per un incidente stradale in via Calata Capodichino, nel centro di Napoli. Quando gli agenti hanno verificato, però, hanno scoperto che era stata rubata. Il giovane è stato denunciato a piede libero per ricettazione, oltre che per danneggiamento aggravato e per ingresso e soggiorno illegale in Italia.

È successo ieri sera, 20 gennaio, la pattuglia del commissariato San Carlo Arena era stata inviata dalla Centrale Operativa a seguito di diverse segnalazioni arrivate dalla zona: in via Calata Capodichino un uomo in macchina aveva danneggiato alcune vetture parcheggiate. Arrivati sul punto indicato, gli agenti hanno trovato un veicolo che era rimasto bloccato al centro della carreggiata dopo essere andato a sbattere contro un palo della segnaletica stradale. Il 23enne, che era lì accanto, ha spiegato loro di aver perso il controllo dell'automobile mentre era alla guida.

Dai controlli è emerso che la vettura era intestata a un'altra persona. Il giovane ha quindi spiegato di averla avuta in prestito da un suo amico. Per verificare la sua versione i poliziotti hanno rintracciato il proprietario e hanno scoperto non solo che i due non si conoscevano, ma che l'uomo non si era nemmeno accorto del furto: era convinto che la sua automobile fosse ancora in via Sant'Antonio Abate, dove l'aveva parcheggiata poco prima. Da ulteriori controllo è inoltre stato appurato che il giovane non era irregolare sul suolo italiano. L'automobile, dopo le formalità di rito, è stata restituita al proprietario.

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