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L’acqua a Napoli diventa interamente pubblica: Abc gestirà anche fogne, fontanelle e depuratori

Il servizio idrico integrato nel Distretto Napoli Città, che coincide con il territorio della città, sarà affidato interamente ad Abc.
A cura di Pierluigi Frattasi
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L'acqua a Napoli diventa interamente pubblica: affidati ad ABC anche fogne e depuratori del capoluogo partenopeo, attualmente gestiti direttamente dal Comune. Il servizio idrico integrato nel Distretto Napoli Città, che coincide con il territorio della città di Napoli, sarà affidato all'azienda speciale dell'acqua pubblica (Acqua Bene Comune), di proprietà del Comune di Napoli. Un trasferimento che si attendeva da tempo. In questo modo, ABC gestirà tutto il ciclo integrato delle acque e non più solo l'acquedotto.

Si potranno fare i bandi per migliorare i servizi

Altra conseguenza del passaggio di consegne, che arriva dopo l'approvazione del preliminare d'ambito del distretto Napoli Città, sarà che Abc potrà partecipare ai bandi ed elaborare i piani finanziari per gli investimenti necessari a modernizzare e migliorare le infrastrutture. Il cambio di mano sarà annunciato ufficialmente giovedì, 6 ottobre 2022, con una conferenza stampa alla quale parteciperanno il sindaco Gaetano Manfredi, la presidente di Abc, Alessandra Sardu, l'assessore alle Infrastrutture, Edoardo Cosenza, il presidente dell'Ente Idrico Campano, Luca Mascolo.

Ad ABC tutto il ciclo integrato delle acque

Dal marzo 2020 si è completato il passaggio della gestione della fognatura privata ad ABC. Resta ancora in capo al servizio Ciclo Integrato delle Acque del Comune l’attività di supporto alla stessa azienda speciale, per violazione del regolamento di fognatura privata (emissione inviti ad adempiere, diffide, ordinanze, attivazione delle procedure sanzionatorie, ecc.), nonché di raccordo amministrativo con gli altri uffici comunali e la gestione dell’archivio di circa 28mila pratiche. Il Comune e Abc hanno previsto di stipulare una serie di convenzioni per l’affidamento all'azienda anche dei beverini cittadini.

Data la complessità del sistema fognario della città di Napoli, per garantire condizioni di sicurezza ed igiene, è necessario un insieme sistematico di azioni. Proseguiranno, inoltre, le attività di progettazione delle opere a carattere idraulico, geologico e idrogeologico tese alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità e a quella igienico sanitaria del territorio e litorale cittadino, anche attraverso specifiche fonti di finanziamento. Pertanto, in accordo con gli obiettivi del Programma di Risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana per l’area SIN di Bagnoli, sono in atto azioni volte ad attuare interventi di sistemazione idraulica, riassetto idrogeologico e adeguamento delle reti fognarie dei quartieri rientranti nel bacino di Bagnoli ovvero Pianura, Soccavo, Fuorigrotta e Agnano.

Bacino occidentale: completamento del sistema fognario di Pianura; avvio delle procedure finalizzate all’attuazione degli interventi di riassetto idrogeologico e adeguamento delle reti fognarie di Soccavo e Fuorigrotta; completamento dell’emissario in Galleria della Conca di Agnano; completamento del sistema di vasche e canali presenti al piede del versante dei Camaldoli che procede verso Pianura tutti interconnessi con il Programma di Risanamento ambientale e di rigenerazione urbana per l’area SIN di Bagnoli, coerentemente con l’avanzamento delle procedure richieste per il finanziamento delle opere.

Bacino orientale: completamento delle opere di "Riordino dei collettori dell'area Orientale -Darsena Marinella" che, unitamente alle parti già realizzate, garantirà l'allontanamento delle acque nere e di prima pioggia verso il depuratore di Napoli Est. Al fine di evitare sversamenti di acque reflue a mare, anche in vista dell'intervento di bonifica dei fondali che potrebbe consentire la balneazione, si devono adeguare gli impianti di sollevamento e razionalizzare le reti di adduzione. Parti di tali opere sono state finanziate nell'ambito del "Grande progetto di riqualificazione dell'area portuale di Napoli est" con particolare riferimento alle reti fognarie del corso san Giovanni e al collettore di Volla.

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