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La sua falegnameria viene sequestrata, imprenditore si toglie la vita nel Napoletano

La vittima è Giovanni Cerqua, 52 anni: il suo corpo è stato trovato dai carabinieri, disposta l’autopsia. La sua falegnameria era stata chiusa per alcune irregolarità.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Tragedia a Marano, nella provincia di Napoli, per la morte dell'imprenditore Giovanni Cerqua, 52 anni: l'uomo si è tolto la vita. Il corpo dell'imprenditore è stato rinvenuto dai carabinieri: sul cadavere del 52enne è stata disposta l'autopsia. Stando a quanto si apprende, la falegnameria di proprietà dell'uomo era stata posta sotto sequestro nei giorni scorsi dalla Polizia Municipale a causa di alcune difformità riscontrate dai vigili urbani.

Sulla morte di Giovanni Cerqua è intervenuto Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania. "Giovanni Cerqua aveva 52 anni – ha scritto Nappi sulla sua pagina Facebook -. È stato trovato senza vita nella sua falegnameria a Marano di Napoli, dove ha deciso di farla finita. La sua attività era stata chiusa un mese fa dalla polizia municipale per alcune difformità".

"Da allora – conclude Severino Nappi – possiamo solo immaginare cosa abbia passato, stretto tra una burocrazia lenta e a volte inutilmente cieca e una crisi economica che ha messo in ginocchio famiglie e imprese. Condoglianze alla famiglia di Giovanni. E una carezza a Lupin, il suo fedele cane, rimasto tutto il tempo a vegliare su di lui".

In un comunicato, poi, Nappi ha specificato: "Il rispetto delle regole deve essere alla base anche di ogni attività imprenditoriale. Bisogna però interrogarsi e indagare a fondo sulla causa scatenante che ha portato un lavoratore, un padre di famiglia di 52 anni a compiere un gesto estremo".

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