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Spigolatrice di Sapri, la statua sessista diventa un caso sulla stampa internazionale

La statua della discordia, definita sessista, approda anche sulle pagine dei giornali britannici e diventa così un caso internazionale. Il Guardian, uno dei più autorevoli giornali inglesi, ha dedicato all’opera un articolo nonché un post sui social network nel quale chiede ai suoi utenti di esternare le proprie opinioni al riguardo.
A cura di Valerio Papadia
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Era questione di tempo prima che il caso della statua della Spigolatrice di Sapri, tacciata di essere sessista, valicasse i confini nazionali e facesse parlare di sé anche all'estero, diventando così un caso internazionale. Nelle scorse ore, infatti, la statua in bronzo dell'artista Emanuele Stifano inaugurata sabato scorso nella cittadina della provincia di Salerno alla presenza, tra gli altri, dell'ex premier e leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ha fatto parlare molto i sudditi di Sua Maestà la Regina Elisabetta.

Il Guardian, uno dei più noti e autorevoli quotidiani britannici, ha dedicato un articolo alla statua in bronzo che raffigura una donna scantily dressed, scarsamente vestita, ispirata all'omonima poesia di Luigi Mercantini del 1857. Non solo: il quotidiano inglese ha dedicato alla vicenda anche un post sulla sua pagina Instagram nel quale chiede agli utenti di esprimere la propria opinione al riguardo. A quanto  anche il network statunitense Cnn ha predisposto un servizio sull'argomento.

Intanto, il sindaco di Sapri Antonio Gentile, intervistato da Fanpage.it, ha difeso con fermezza la statua, respingendo le accuse di sessismo che sono arrivate in questi giorni per la maniera in cui la scultura, con quel vestito che lascia poco spazio all'immaginazione, dipinge la figura della donna.

"Il sessismo è sempre negli occhi di chi lo vede, non ci certo nell'espressione artistica che con tutto ha a che vedere tranne che con il sessismo" ha dichiarato il sindaco Gentile a Fanpage.it. Il primo cittadino ha anche ribadito che la statua resterà al suo posto: "Io ho contestato sin dal primo istante chi ha parlato di abbattere la statua. Abbattere le statue si è verificato in Paesi dove purtroppo era stata sospesa la democrazia, questo non funzione in un Paese civile".

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