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Covid 19

La situazione di lunedì 9 novembre sul Coronavirus in Campania

Nuovo record di casi di Coronavirus in 24 ore in Campania: sono 4.601. Non si arresta la progressione del virus nella regione, che rischia presto di passare dalla zona gialla, quella cioè a rischio moderato, alla zona arancione, con prevede restrizioni più severe per contenere la diffusione del virus.
A cura di Valerio Papadia
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Non si arresta l'avanzata del Coronavirus in Campania: ieri la regione ha fatto registrare un nuovo record per quanto riguarda i contagi in 24 ore, che sono stati 4.601, a fronte, va detto, di un nuovo record anche dal punto di vista dei tamponi analizzati, che sono stati 25.806. La curva dei contagi, dunque, non si arresta in Campania, ma al contrario continua la sua progressione, a tal punto che, con il prossimo report dell'Istituto superiore di sanità, la Campania potrebbe finire in zona arancione, se non addirittura rossa. Il Governo si è riservato di decidere nei prossimi giorni, dando modo alle Asl della regione di inviare tutti i dati aggiornati, di modo da avere un quadro più chiaro e completo della situazione epidemiologica sul territorio.

Ricciardi: "Napoli doveva essere zona rossa"

Se la Campania rischia di diventare presto zona arancione, per Walter Ricciardi, membro dell'Organizzazione mondiale della Sanità e consulente del Ministero della Salute per l'emergenza Covid, Napoli sarebbe dovuta essere già zona rossa. Intervenuto su Rai Tre nel corso di "Che tempo che fa" di Fabio Fazio, il medico napoletano ha dichiarato: "Noi abbiamo bisogno di un meccanismo di intervento rapido. In alcune aree metropolitane il lockdown va fatto subito" ribadendo poi la sua visione secondo la quale Napoli sarebbe dovuta diventare zona rossa già due settimane fa.

In Cilento un paesino in lockdown

Intanto a Novi Velia, piccola centro di tremila anime in Cilento, nella provincia di Salerno, il sindaco Adriano De Vita ha deciso di chiudere tutto fino al 20 novembre: non si entra e non si esce dai confini comunali se non per comprovate esigenze, mentre tutti i negozi, ad eccezione per tabaccai, farmacie, parafarmacie e rivendite di generi alimentari, restano chiusi.

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