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La presidente di Scabec Tartaglione in fuga dal disastro: dimissioni irrevocabili. La Finanza continua a scavare

Continuano le indagini della Finanza sulla Scabec, la partecipata della Regione Campania che si occupa di cultura. Nappi: “Domani saremo nei loro uffici”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Guardia di Finanza continua a scavare tra le carte di Scabec, la partecipata della Regione Campania che si occupa di cultura. Nell'ultimo blitz di venerdì, le Fiamme Gialle hanno acquisito soprattutto documenti e contratti che vanno dal 2015 a fine 2021. Sei anni che ora vanno sotto la lette d'ingrandimento degli inquirenti, si indaga sui bilanci della Scabec e si cerca di trovare riscontri alle ipotesi degli inquirenti, dopo gli atti acquisiti finora. Intanto, il vertice di Scabec si è di fatto azzerato: dopo Rosalia Santoro, andata via mercoledì, sono arrivate anche le dimissioni "irrevocabili" del consigliere Aniello Salzano e della presidentessa Assunta Tartaglione.

Guardia di Finanza al lavoro

Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato: tutto è partito dopo il licenziamento di 16 dipendenti con contratto a termine, ma si indaga su un bulo di bilancio che nel 2021 sarebbe salito a circa 3,6 milioni di euro rispetto ai 2,8 milioni che invece sarebbero stati certificati nella relazione di gennaio. Guardia di Finanza che da qualche giorno sta entrando e uscendo ripetutamente dalla sede di Scabec, per acquisire tutti i documenti utili a fare chiarezza nella vicenda.

Nappi: "Domani ci recheremo negli uffici della società"

Intanto, il consigliere regionale leghista Severino Nappi, componente della Commissione Trasparenza della Campania, ha annunciato che domani "inizieremo a fare chiarezza sulla vicenda recandoci presso gli uffici della società. Per De Luca, a Scabec non sta succedendo niente, e allora ci chiediamo: perché ora si fanno controlli rigorosi? Perché la Guardia di Finanza entra ed esce dagli uffici della società? Perché, se tutto è tranquillo e trasparente, si dimette l’intero CdA della società, nominato da De Luca soltanto qualche mese fa? E soprattutto, di chi è la responsabilità di questo scandalo, considerato che in questi sette anni il presidente della Regione ha sempre mantenuto per sé la delega alla Cultura?". Severino Nappi ha anche aggiunto che "siamo al lavoro anche per squarciare il velo sulla gestione da parte di De Luca dell’evento per Procida Capitale della Cultura che, già dai primi approfondimenti, lascia presagire purtroppo altri pasticci. Il sentore è che pure la cultura in Campania sia davvero un vaso di Pandora. Nell’interesse dei campani va scoperchiato al più presto".

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