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La Mantide della Brianza colpiva anche in Campania: truffa da 80mila euro ad un avellinese

C’è anche un 71enne della provincia di Avellino tra i truffati della “Mantide della Brianza”: lo aveva convinto che poteva aiutarlo a vendere la sua collezione per 80mila euro, lo avrebbe invece drogato, derubato e fatto finire in ospedale.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tiziana Morandi. Foto / Facebook
Tiziana Morandi. Foto / Facebook

Non solo la Brianza, né tantomeno la sola Lombardia o il centro-nord: la "Mantide della Brianza" riusciva a colpire, grazie alla potenza dei social network, anche nel profondo sud. Tra le sue vittime, infatti, gli inquirenti hanno scoperto anche un 71enne della provincia di Avellino, truffato per 80mila euro. La donna, al secolo Tiziana Morandi, è una 47enne brianzola finita in manette per diverse truffe organizzate proprio attraverso la Rete e poi eseguite di persona, con modus operandi estremamente simili: li adescava sui social, li incontrava, poi li stordiva con drink "corretti" e li derubava.

L'aggancio sui social

Nel caso del 71enne irpino, quando ormai il suo piano era ormai già stato rodato con altre vittime, la donna ha seguito pressoché lo stesso schema: conoscenza tramite chat social, qualche confidenza, e alla fine l'uomo si è aperto anche a condividere qualche suo piccolo segreto o desiderio, come ad esempio l'intenzione di vendere la sua collezione di monete e pennini d'oro, dal valore di circa 80mila euro. Se l'uomo, forse ingenuamente, ha visto nella donna la possibilità di un "contatto" utile che gli permettesse di vendere la sua collezione, la donna ha invece fiutato il cosiddetto "colpo grosso". E gli ha così fatto credere di conoscere persone nel settore a cui vendere gli oggetti: l'esca perfetta per l'uomo irpino.

La trappola e il colpo: l'uomo è anche finito in ospedale

A quel punto, e siamo allo scorso giugno, l'uomo si è fidato e si è messo in viaggio verso la Brianza, portando così i prodotti da far valutare. Raggiunta la donna, è bastato prendere una cosa da bere in casa sua per cadere nella trappola: il drink era infatti stato "preparato" affinché l'uomo finisse in stato confusionale. A quel punto, è riuscita ad usare la sua carta di credito per acquistare 4mila euro in monili d'oro più vari capi d'abbigliamento per centinaia d'euro. Quindi, fingendo che dovessero raggiungere un potenziale compratore per la sua merce, lo aveva convinto a prendere un treno per Torino – Porta Nuova. Qui la donna, con una banale scusa ("il compratore ha avuto un contrattempo") lo ha convinto ad attendere là. Ma a quel punto l'uomo, ancora in stato semi-confusionale, ha perso i sensi per un malore ed è stato portato all'ospedale Umberto I di Torino dove i medici gli avevano riscontrato la presenza nel sangue di benzodiazepina, la sostanza utilizzata dalla donna per stordirlo. Ripresosi, l'amara scoperta: la sua collezione era sparita.

L'arresto della donna

Quando le indagini attorno alla donna si sono concluse, in casa sua i carabinieri hanno ritrovato 10 pennini e 2 bracciali (tutto d'oro), duemila euro in contanti, ma anche 2 flaconi di delorazepam e uno di sedivitax, entrambi farmaci comuni contro ansia e tensione, utilizzati tuttavia per indurre stordimento e stato confusionale nelle sue vittime. Per la Mantide della Brianza, ai quali sono contestati diversi episodi del genere, sono scattate le manette: per lei si sono aperte le porte della sezione femminile del carcere di San Vittore. Le accuse formulate nei suoi confronti sono quelle di rapina aggravata dal fatto di porre le vittime in stato d’incapacità di agire, nonché per quanto riguarda alcuni episodi, con le aggravanti di aver commesso il fatto in abitazione privata e nei confronti di persona ultrasessantacinquenne, lesione personale aggravata dai futili motivi consistenti nell’alterazione psicofisica da intossicazione da Benzodiazepina, circonvenzione di persone incapaci continuata, detenzione illecita di sostanza stupefacente o psicotrope continuata, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

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