La città e lo scudetto: cosa cambia per l’immagine di Napoli? Lo spiegano tre esperti di comunicazione

Lo scudetto del Napoli ha stravolto i social network. I festeggiamenti e le reazioni alla vittoria, dopo essere esplosi nel mondo reale, hanno trovato largo spazio anche su Instagram, Facebook e TikTok. Via internet sono state oltre sei milioni le interazioni dei tifosi – ma anche dei curiosi e sono destinate a salire – che hanno avuto per protagonisti gli azzurri e la conquista del loro quarto titolo. Numeri da capogiro registrati non solo venerdì 23 maggio, data in cui si è disputata la partita chiave del campionato che ha visto il trionfo dei napoletani in casa contro il Genova, ma anche nella settimana precedente e nei giorni a seguire. Messaggi, vocali, foto e video che hanno saturato la rete e che adesso, come metadati, vengono analizzati da esperti del settore. Come e quanto impatterà tutto questo sull'immagine di Napoli? A spiegarlo a Fanpage sono stati tre comunicatori campani che lavorano sia con la politica che con l'impresa.
Brunetti, Vis Factor: "La cosa più importante ora? Mantenere alti gli standard della città"
Per Tiberio Brunetti di Vis Factor, «Questo scudetto si innesta in un cambiamento di narrazione della città». Brunetti parla di una riscoperta di cui la città si sta rendendo protagonista. «Perché – continua – prima c'era una narrazione negativa su Napoli, anche dal punto di vista sportivo. Adesso vediamo che sta funzionando tutto e la festa post partita è stata di una civiltà assoluta. È un momento positivo per la città, non dimentichiamo anche la Coppa America. Il sentiment verso lo scudetto del Napoli per due italiani su tre sui social è stato positivo, c'è stata e c'è un'invasione di post e di menzioni fatte dai tifosi che ha inondato la rete. Certo ci sono stati anche molti utenti favorevoli che non volevano lo scudetto all'Inter. Ci sono state tante emozioni, con la gioia al 40%, e, tra i temi più comuni, la fiducia in Antonio Conte col 21%. La città sta dando una buona immagine di sé, è un buon momento per Napoli. La cosa importante, adesso, è mantenere lo standard alto, ed è una cosa, l'execution, che di solito al Sud manca».
Giordano, Arcadia: "Chi viene qui ha voglia di trasformarsi in turista emotivo"
Di avviso simile anche Domenico Giordano di Arcadia. «Sui social – dice – soprattutto su Instagram e TikTok, le due piattaforme che in qualche modo hanno assorbito la quota più importante del parlato che riguarda lo scudetto, ci sono tantissime menzioni e contenuti che riguardano questa vittoria. Sono diventati uno strumento, un mezzo per parlare della città. Lo scudetto è diventato il motivo per condividere quella che sui social chiamiamo in qualche modo sharing emotion, cioè la necessità da parte dell'utente di venire a Napoli per vivere l'emozione. Per essere più chiari, lo scudetto è in qualche modo un cavallo di Troia. Gli utenti vogliono venire a Napoli per condividere un elemento emotivo. Chi viene a Napoli per vivere da vicino l'evento poi condivide a sua volta quello che vede su Instagram e TikTok. C'è la volontà da parte degli utenti di volersi trasformare in turisti emotivi, turisti d'emozioni. Nel 2023 c'è stata una curva che è cresciuta in maniera costante e lenta, nel caso di quest'anno, invece, abbiamo avuto un picco che in qualche misura da dopo il pareggio col Parma ha iniziato a produrre risultati».
Nicodemo, Lievito Consulting : "Finita la sindrome del brutto anatroccolo"
Francesco Nicodemo, Lievito Consulting spiega: «Ora c'è un grande desiderio di festeggiare insieme al Napoli e ai napoletani questo scudetto, anche da parte di chi napoletano non è o chi di Napoli non è. L'immagine di Napoli è cambiata già da tanto tempo. Io dico che esiste una Napoli-wave, un'onda pro Napoli che va avanti da tanti anni e che la si può vedere anche nel racconto musicale, nel racconto letterario, nel racconto cinematografico. Oggi Napoli è il luogo figo. Secondo me è evidente adesso che con una serie di eventi che stanno avvenendo, cioè lo scudetto, la Coppa America, i 2500 anni, l'anno prossimo capitale dello sport, ci sta una sorta di allineamento di pianeti che può permettere a Napoli di uscire un po' da quel racconto di sé da brutto anatroccolo. Napoli mi sembra sempre più confidente nella sua identità ed è un sentimento molto importante perché aiuta anche nella costruzione del senso di comunità che spesso nella nostra città non c'è. Napoli è una città in cui vogliono venire i turisti, in cui vogliono investire le multinazionali, grazie anche al sindaco Gaetano Manfredi che parla con i fatti».