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Guerra in Ucraina

Jorit intervistato a Piazzapulita da Formigli: “L’Occidente non può dare lezioni di democrazia a nessuno”

Lo street artist che piace a Vincenzo De Luca intervistato da Corrado Formigli su La7. Argomento: il conflitto Ucraina-Russia.
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Jorit Agoch, al secolo Ciro Cerullo, 32 anni, di Quarto (Napoli) è uno degli street artist più noti d'Italia. I suoi giganteschi murales con una cifra stilistica particolarissima (dai segni sul volto fino alla tecnica usata) ne fanno uno degli artisti più gettonati, soprattutto sui social network, per la spettacolarità delle sue opere. Da qualche tempo Jorit è diventato uno degli opinionisti più gettonati anche sulla guerra in Ucraina e l'invasione della Russia. Motivo? Tutto parte dal suo murale dedicato allo scrittore russo Fedor Dostoevskij e comparso sulla facciata di una scuola napoletana, addirittura citato dal premier Vladimir Putin durante un evento pubblico.

L'artista di strada ha dipinto quel murale nell'ambito di un progetto finanziato dalla Regione Campania con fondi dell'Unione Europea. Tant'è che Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania ne ha parlato più volte definendolo «artista straordinario». vE ieri, giovedì 7 aprile,  Jorit ha parlato della sua attività e delle sue idee sul conflitto in Ucraina in tv, intervistato da Corrado Formigli a Piazzapulita, su La7: «Superiorità morale dell'Occidente? Non possiamo permetterci di dare lezioni di democrazia a nessuno. Noi siamo i democratici e quindi possiamo permetterci di dare giudizi sugli altri Paesi: intanto, Salvador Allende lo abbiamo ammazzato noi; l'Arabia Saudita è un nostro alleato», dice l'artista puteolano.

«Penso – spiega ancora Jorit – che avere un nemico fa comodo a prescindere e l'Occidente aveva bisogno di un nemico, nel corso della sua storia si è nutrito di nemici, l'Occidente ha una storia di colonialismo….». Incalzato da Formigli che gli chiede: «Ma non è un nemico chi manda gli uomini a massacrare persone a Bucha?». Ciro-Jorit replica: «Ho visto anche 45 persone bruciate vive a Odessa….». La controreplica del giornalista è : «Ma non è facendo l'equazione fra morti che si risolve…. Tu cosa sei disposto a fare per la pace?». E Jorit: «Io mi limito a dipingere e non faccio altro. Oggi l’umanità cammina su un filo, come un funambolo. Il mondo è sull’orlo di un baratro. Da quando questo conflitto è iniziato, dipingo per la pace».

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