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Elezioni Amministrative 2022, il prefetto di Napoli Palomba: “La politica scelga o le persone per bene o i ladri”

Il monito del prefetto di Napol in vista delle elezioni Amministrative del 12 giugno: “Fate scelte pulite o vincono i ladri”. Nell’intervista a Fanpage.it anche il tema della violenza urbana e della sicurezza sociale.
A cura di Antonio Musella
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Claudio Palomba, prefetto di Napoli
Claudio Palomba, prefetto di Napoli

Il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, parla a Fanpage.it di violenza urbana, degli episodi di risse e accoltellamenti che si susseguono in rapida successione, ma anche del tema dello scioglimento dei Comuni del napoletano per infiltrazioni camorristiche. A pochi giorni dal voto per le amministrative previste il prossimo 12 giugno anche in molti comuni dell'hinterland, il prefetto di Napoli lancia un messaggio chiaro: "La politica scelga se stare con le persone per bene o con i ladri".

Il fenomeno dello scioglimento dei Comuni in provincia di Napoli per infiltrazioni della camorra è davvero preoccupante, che idea si è fatto?

Devo dire che alcuni scioglimenti, come quello di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, effettivamente ci danno un quadro estremamente preoccupante. Ma non è solo il quadro degli amministratori locali, ma è purtroppo anche il quadro della dirigenza politica, che molto spesso ha contiguità con le organizzazioni criminali proprio perché radicati su un territorio ed è più facile diventare appannaggio di queste organizzazioni. Gli amministratori devono scegliere se stare dalla parte dei ladri o delle persone per bene. La classe politica deve fare delle scelte, noi abbiamo alcuni casi nel Napoletano, dove ci sono dichiarazioni di incandidabilità di alcuni amministratori che ritroviamo, caso mai non subito ma alla tornata successiva, nuovamente candidati. Cambi per non cambiare niente, caso mai uno all'opposizione e l'altro alla maggioranza. Così non cambia niente, si perde fiducia nelle istituzioni e vincono i ladri.

Il prossimo 12 giugno si andrà al voto in diversi Comuni dell'area metropolitana di Napoli, siete preoccupati?

Più che preoccupati noi siamo sempre attenti sotto il profilo preventivo, sono messaggi che abbiamo già lanciato. Però ecco, in alcuni Comuni, specialmente quelli che escono da una gestione straordinaria, quindi dal commissariamento, è opportuno e questo è il mio auspicio, che la classe politica e le organizzazioni dei partiti, che si faccia una scelta molto, molto pulita. Altrimenti il popolo, i cittadini onesti, e sono tanti, non solo a Napoli ma in tutta la provincia, perderanno fiducia nelle istituzioni e queste partite si vincono proprio su queste cose.

Le ha proposto di sospendere il reddito di cittadinanza ai percettori che non mandano i figli a scuola, può spiegarci meglio?

Da prefetto, ovviamente, non faccio valutazioni sul reddito di cittadinanza. I percettori di questa misura, come anche altre misure come "il patto per il lavoro", firmano sostanzialmente un contratto, che comporta l'osservanza di alcune regole. L'obbligo scolastico è una fattispecie prevista costituzionalmente, soprattutto sulle scuole dell'obbligo, anzi configura una fattispecie penale quando non viene esercitato nei confronti dei figli. Se do degli strumenti e qualcuno non ottempera a questi strumenti, mi devo chiedere e devo chiedere, perché non lo fai? Perché se io Stato ti do qualcosa, è anche per consentire ai tuoi figli un'elevazione, un'istruzione, sono diritti previsti costituzionalmente. Vede, Napoli ha bisogno dei soldi del PNRR non solo per le infrastrutture, ma anche per un piano sociale.

Risse e accoltellamenti si susseguono in città, il fenomeno è davvero preoccupante, come si interviene?

Ci sono stati numerosi episodi violenti, non ultimo quello sulla spiaggia di Marechiaro, ma ci sono stati anche degli episodi precedenti nei pressi del Liceo "Umberto I", noi stiamo dando una risposta, già dall'ultimo comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Stiamo facendo diverse operazioni di alto impatto. Ma se un ragazzo in così giovane età esce armato di coltello, noi dobbiamo chiederci cosa fanno questi ragazzi? Di cosa hanno bisogno? Certamente non solo della vigilanza delle forze dell'ordine. Ci vuole molto altro, ci vuole ovviamente un lavoro ulteriore da parte delle scuole, che già fanno tanto, ovviamente nel momento in cui ci sono questi casi è necessario da parte di tutti, in particolare dai servizi sociali del Comune, che vengano seguite le famiglie. La sicurezza non è solo ordine e sicurezza pubblica, ma è anche sicurezza sociale.

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