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Insiste per vedere il figlio piccolo, il compagno della ex lo insegue e gli spara in strada

Un 23enne napoletano è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di avere sparato a un 26enne, ex fidanzato della sua compagna, nel giugno scorso a Capodimonte, a Napoli. A scatenare il tentato omicidio, che per dinamica aveva ricordato un agguato di camorra, la richiesta della vittima alla ex di passare un pomeriggio col bambino che era nato dalla loro relazione.
A cura di Nico Falco
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Lo aveva incrociato casualmente in strada nella zona di Capodimonte, a Napoli, gli era corso dietro e aveva crivellato la sua automobile di proiettili. Una pioggia di piombo che per un caso fortuito non aveva ucciso la vittima: una delle pallottole, deviata all'interno dell'abitacolo, la aveva colpita alla testa. Dinamica da omicidio di camorra, ma i militari hanno scoperto che dietro invece c'era una storia di gelosia, seppur maturata in contesti malavitosi. Era l'epilogo di vecchi rancori, sfociati in tragedia dopo l'ennesima richiesta di passare un pomeriggio col proprio bambino e il conseguente litigio con la ex compagna.

Il tentato omicidio risale al 22 giugno scorso. Protagonisti un 26enne, la vittima, e un 23enne, accusato di avere sparato, entrambi napoletani e pregiudicati; il giovane è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Centro, al termine di indagini coordinate dalla Procura e in esecuzione di una misura cautelare della custodia cautelare in carcere. Contro l'automobile erano stati esplosi diversi colpi, che avevano danneggiato la carrozzeria e mandato in frantumi il lunotto posteriore; uno dei proiettili, penetrato nell'abitacolo e deviato dal poggiatesta, aveva colpito il 26enne alla testa. L'uomo era riuscito a raggiungere l'ospedale dei Pellegrini, dove era stato medicato e dichiarato fuori pericolo.

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno ricostruito l'antefatto: il 26enne aveva avuto una relazione con una ragazza di Secondigliano, da cui era nato un bambino; successivamente il loro rapporto era finito, il piccolo era rimasto a vivere con la madre e lei si era fidanzata col 23enne della Sanità. A scatenare la furia, le richieste del 26enne di passare più tempo col figlio. Il 22 giugno scorso il ragazzo era andato a casa della ex per convincerla a lasciargli passare il pomeriggio col piccolo, ma lei aveva rifiutato; il 23enne, saputo delle insistenze, aveva preso una pistola, era salito sullo scooter e si era diretto verso l'abitazione della ragazza per darle man forte.

I due si erano incrociati per caso: il 26enne stava tornando a casa sua, nel centro di Napoli, il 23enne stava andando invece a Secondigliano. Nella zona di Capodimonte il 23enne ha riconosciuto il rivale, ha invertito la marcia, lo ha inseguito e gli ha sparato. I carabinieri, grazie anche alle immagini delle videocamere di sorveglianza, hanno individuato lo scooter e hanno trovato in casa del 23enne il casco usato in quella circostanza; lui, invece, era sparito. È stato bloccato dopo alcune settimane di ricerche e, in esecuzione dell'ordinanza, è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale in attesa del processo.

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