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Inseguimento sull’Autostrada tra Napoli e Caserta: in auto aveva 52 chili di hashish

Un uomo è stato arrestato dalla Polizia Stradale sull’Autostrada A1 a Caianello, nel Casertano: dopo un inseguimento, nella sua auto i poliziotti hanno trovato 52 chili di hashish.
A cura di Valerio Papadia
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Un inseguimento da film quello andato in scena nei giorni scorsi sull'Autostrada A1 Napoli-Milano, in direzione del capoluogo campano, al termine del quale la Polizia di Stato ha arrestato un uomo, nella cui automobile sono stati rinvenuti 52 chili di hashish. Nella fattispecie, una pattuglia della Sottosezione Polizia Autostradale di Cassino, mentre transitava sull'A1 nei pressi di Caianello, nel Casertano, ha notato una Ford Kuga ferma sulla corsia d'emergenza. Pensando che l'automobilista fosse in difficoltà, i poliziotti si sono avvicinati per fornirgli assistenza, ma, alla loro vista, questi si è dato alla fuga.

Tra la pattuglia di polizia e la Ford Kuga è nato così un inseguimento lungo la corsia d'emergenza dell'autostrada, durante il quale l'automobilista in fuga ha messo in pratica manovre pericolose per l'incolumità degli altri automobilisti e ha tentato di speronare la volante. Soltanto l'intervento di una pattuglia della Sottosezione di Polizia Stradale di Caserta Nord ha fatto sì che si riuscisse a bloccare, all'uscita del casello di Caianello, l'auto in fuga. L'uomo, una volta abbandonato il veicolo, ha cercato di scavalcare il jersey per attraversare la carreggiata, ma è stato fermato dai poliziotti, che sono riusciti a immobilizzarlo soltanto dopo una colluttazione.

Il soggetto è stato pertanto portato negli uffici della Sottosezione di Caserta Nord, mentre la sua vettura è stata sottoposta a perquisizione: all'interno, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 96 panetti sigillati di hashish, di dimensioni diverse, per un peso complessivo di 52 chilogrammi. Così, al termine dei controlli, l'uomo è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato; per lui si sono aperte le porte del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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