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Covid 19

Infiltrati nelle code per i vaccini a Napoli, Nas al Policlinico e al Cardarelli per le liste

I carabinieri del Nas hanno acquisito le liste dei vaccinati e dei prenotati per il vaccino Covid-19 nel Policlinico Federico II di Napoli, ieri erano stati al Cardarelli e all’Asl di Caserta. Obiettivo dei militari, verificare che tra quei nomi non ci siano “imbucati”, persone che siano riuscite ad aggirare le indicazioni del Governo tramite conoscenze o per falle nel sistema.
A cura di Nico Falco
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Controllare le liste dei vaccinati, verificare nome per nome, capire se tutti avevano diritto a ricevere quella dose o se tra loro ci sono degli "imbucati", persone passate avanti nella fila grazie a conoscenze o falle nel sistema. È l'obiettivo dei carabinieri del Nas, che in questi giorni stanno lavorando senza sosta per verificare eventuali illeciti nella campagna di vaccinazione Covid-19 di recente partita. Oggi i militari sono stati nel Policlinico Federico II di Napoli, ieri all'ospedale Cardarelli e nei locali dell'Asl di Caserta e controlli analoghi sono stati effettuati anche a Salerno.

I carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, a quanto apprende Fanpage.it, hanno acquisito le liste contenenti i nomi di chi ha già ricevuto la prima dose Pfizer ma anche quelle di chi è stato prenotato per venire vaccinato nei prossimi giorni. In questa prima fase, secondo le priorità stabilite dal Governo e recepite dalla Regione Campania, la campagna di vaccinazione è riservata agli operatori sanitari e sociosanitari; seguiranno residenti e personale delle strutture residenziali per anziani (sabato 16 gennaio si comincerà con le Rsa dell'Asl Napoli 1 Centro, col vaccino Moderna). Nei giorni scorsi l'ASl Napoli 1 ha denunciato che diverse decine di persone si erano messe in fila davanti alla Mostra d'Oltremare di Napoli, dove è stato allestito il centro vaccinale, ma non è chiaro se qualche "imbucato" sia realmente riuscito a superare i controlli e ad ottenere la prima dose del vaccino.

Episodi di persone che sono state vaccinate senza averne diritto sono già emersi a Modena, dove a ricevere la prima dose sono stati dei parenti dei medici perché "avanzate" e per "non sprecarle", ed è di queste ore la notizia che il dirigente dello Spoke Ospedaliero di Cetraro-Paola (Cosenza) è indagato dalla Procura della Repubblica di Paola perché, secondo l'accusa, avrebbe somministrato almeno 4 dosi di vaccino anti Covid a suoi amici che non rientrano negli elenchi della fase uno.

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