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Infermiere picchiato da un paziente al Vecchio Pellegrini di Napoli: 21 giorni di prognosi

La violenza è stata denunciata dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”: un paziente in attesa al Pronto Soccorso ha dapprima minacciato e poi aggredito un infermiere in servizio.
A cura di Valerio Papadia
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Ancora violenza nei confronti del personale sanitario a Napoli: teatro dell'ennesima aggressione, questa volta, l'ospedale Vecchio Pellegrini, nel centro antico del capoluogo campano. Qui, un infermiere è stato picchiato da un paziente in attesa al Pronto Soccorso, riportando ferite che sono state giudicate guaribili in 21 giorni. La denuncia è arrivata, via social network, dall'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate", che si occupa proprio di portare alle luce le aggressioni subite dal personale sanitario, soprattutto a Napoli, ma in generale in tutta la Campania.

Stando a quanto racconta l'associazione, questa mattina, giovedì 20 gennaio, un uomo è arrivato al Pronto Soccorso del Pellegrini in codice verde per uno stato d'ansia. Dopo molta attesa, dovuta alla classificazione del suo stato di salute effettuata al triage, l'uomo ha cominciato a spazientirsi, pretendendo di essere visitato subito: ha così dapprima minacciato un infermiere, poi dalle parole è passato ai fatti e ha aggredito il sanitario.

"Purtroppo l’ignoranza resta impressa nel Dna di alcuni utenti che continuano a credere che chi giunge prima viene visitato prima. L’infermiere vittima di questo assalto ha avuto 21 giorni di prognosi, quindi scatta la procedibilità d’ufficio e l’equiparazione del sanitario ad un pubblico ufficiale… si applichi la legge, ma soprattutto la nuova legge in materia di aggressioni al personale sanitario" ha dichiarato il dottor Manuel Ruggiero, presidente dell'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate". "Mi preme inoltrare sottolineare – ha aggiunto Ruggiero – che l’infermiere ha iniziato la sua carriera con me sul 118 nella postazione del San Gennaro e lo conosco come persona mite, gioviale nonché simpaticissimo… ancora più ingiustificata come cosa!".

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