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Incidenti a Napoli, l’elenco delle 25 strade più pericolose in tutta la città

L’elenco delle 25 strade più pericolose di Napoli, dove sono avvenuti 988 incidenti stradali in un anno, con 692 feriti e 9 morti. Il piano del Comune: autovelox, tutor in Galleria e dossi rialzati.
A cura di Pierluigi Frattasi
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È Corso Garibaldi la strada più pericolosa a Napoli nel 2023, con 59 incidenti stradali e 45 feriti. Tre anni fa, nel 2020, il tragico primato apparteneva, invece a via Marina, che conferma però la sua pericolosità, con 38 incidenti, 23 feriti e un morto nell'ultimo anno. Proprio a Corso Garibaldi si è registrato un violento incidente stradale pochi giorni fa, con uno studente universitario fuorisede 21enne investito da un'auto in corsa mentre attraversava sulle strisce e ricoverato con gravi ferite all'Ospedale del Mare.

Dossi rialzati, tutor in galleria e autovelox: il piano del Comune

Il Comune di Napoli, dopo aver installato i dossi rialzati su molte strade cittadine, sta valutando ulteriori correttivi per frenare il numero degli incidenti gravi con morti e feriti sulle strade. Tra questi ci sono gli autovelox, che potrebbero essere installati in alcune strade a scorrimento veloce, e i tutor nelle Gallerie. Al momento, invece, non risulta ancora concreta la possibilità di istituire il limite di 30 chilometri orari, come apprende Fanpage.it da fonti istituzionali. Sulla vicenda interviene anche Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità, per il quale "ridurre i limiti di velocità a 30 km/h anche nella città di Napoli va bene, ma non basterebbe".

A Napoli 25 strade pericolosissime: 988 incidenti in un anno

La Polizia Locale di Napoli, in collaborazione con la Prefettura, ha stilato un elenco di 25 strade cittadine da monitorare, perché considerate le più pericolose della città, e sulle quali potrebbero essere installati dossi, autovelox o altri strumenti per ridurre la velocità. Su queste strade, sia del centro che della periferia, si sono registrati nel 2023, 988 incidenti con 692 feriti. La strada con più feriti è Corso Garibaldi, come detto, con 45 feriti nel 2023 e ben 59 incidenti in totale, seguita da Corso Umberto I, Corso Vittorio Emanuele e via Foria, tutte sopra i 50 incidenti con feriti o danni.

Mentre si contano 9 morti sulla strada, avvenuti in Corso Umberto I, Corso Vittorio Emanuele, Corso San Giovanni, via Montegna Spaccata, via Manzoni, via Caracciolo, via Nuova Marina, piazza Garibaldi, via dell'Epomeo.

Di seguito, l'elenco delle strade più pericolose del 2023 a Napoli per numero di incidenti

  • 1. Corso Giuseppe Garibaldi
  • 2. Corso Umberto I
  • 3. Corso Vittorio Emanuele
  • 4. Via Foria
  • 5. Corso S. Giovanni
  • 6. Via Montagna Spaccata
  • 7. Via Galileo Ferraris
  • 8. Via Riviera di Chiaia
  • 9. Via Alessandro Manzoni
  • 10. Via Miano
  • 11. Via Francesco Caracciolo
  • 12. Via Nuova Marina
  • 13. Via Emanuele Gianturco
  • 14. Via Toledo
  • 15. Piazza Giuseppe Garibaldi
  • 16. Via Repubbliche Marinare
  • 17. Via Salvator Rosa
  • 18. Viale della Villa Romana
  • 19. Viale Colli Aminei
  • 20. Via J.F. Kennedy
  • 21. Corso Secondigliano
  • 22. Via Argine
  • 23. Via Dell'Epomeo
  • 24. Calata Capodichino
  • 25. Via Diocleziano

Simeone: "Non basta il limite di 30 km/h"

Per Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità,

In questi ultimi tempi si sente molto parlare del modello Città 30, un progetto di mobilità sostenibile e di sicurezza stradale. Anche le dichiarazioni rilasciate dagli esponenti istituzionali, in questi giorni, soprattutto quelle del Sindaco, vanno tutte nella stessa direzione: diminuire il tasso di incidentalità nella nostra città. Secondo il mio modesto parere non basta soltanto limitare la velocità dai 50 ai 30 km orari solo con gli autovelox, perché oggettivamente, a Napoli, la velocità media non supera i 14/15 km nel centro urbano e addirittura, nelle ore di punta, si raggiunge al massimo una velocità di 7/8 km/h come tutti gli automobilisti napoletani ben sanno, soprattutto gli autoferrotranvieri, gli operatorio turistici della mobilità ed i tassisti, che lamentano da tempo le difficoltà che hanno ad offrire un servizio di trasporto efficiente rispetto ai tempi di percorrenza delle altre grandi città.

E conclude:

Il vero tema, a mio avviso, è innanzitutto ottenere risorse economiche concrete per effettuare interventi infrastrutturali efficaci; partendo dall’individuazione delle strade ad alto tasso di incidentalità, realizzando nelle stesse limitazioni della velocità, ma inserendo rotatorie, proteggendo maggiormente gli incroci e gli attraversamenti pedonali-ciclabili mediante dossi rialzati, isole e penisole spartitraffico e salvagente, soprattutto in corrispondenza di poli scolastici. Questo per dire che quando si parla di sicurezza stradale, le buone idee, da sole, non bastano: occorrono risorse, attenzione e tanto senso civico.

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