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Incidente mortale a Giugliano, arrestato militare americano: guidava ubriaco e contromano

Un militare statunitense di 26 anni è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale e lesioni gravissime per l’incidente di sabato 22 maggio sulla Domitiana, quando un’automobile che viaggiava contromano si è scontrata con un furgone: nell’impatto è morto un 56enne, Salvatore Vitale, e la compagna è rimasta gravemente ferita. Il giovane era alla guida ubriaco.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Un militare statunitense di 26 anni è stato arrestato dai carabinieri di Varcaturo per l'incidente sulla statale Domitiana in cui è morto il 56enne Salvatore Vitale, falegname di Qualiano (Napoli). Il giovane, di stanza alla base Us Navy di Gricignano d'Aversa (Caserta), è accusato di omicidio stradale e lesioni gravissime; secondo quanto appurato, quel giorno era alla guida ubriaco. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli Nord, è arrivata al termine delle indagini condotte dai militari dell'Arma e coordinate dalla Procura.

L'incidente risale alla tarda serata del 22 maggio, sabato scorso, è avvenuto nel territorio di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il 26enne americano ha percorso ad alta velocità e contromano un tratto della statale 7 quater, la Domitiana, e si è scontrato frontalmente all'altezza dello svincolo di Lago Patria con l'automobile su cui viaggiavano Vitale, morto nell'impatto, e la compagna, rimasta ferita in modo molto grave. Lo schianto era stato violentissimo, sia la Mini Cooper del militare sia il furgone Fiat Doblò della vittima erano ridotti a un ammasso di lamiere, per estrarre i corpi dagli abitacoli sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Nell'incidente era stata coinvolta anche una terza vettura in cui c'erano tre ragazzi che hanno riportato lesioni lievi.

La dinamica, oltre che coi rilievi effettuati sul posto, era stata ricostruita grazie alle testimonianze delle vittime e di altri automobilisti. Il 26enne era stato sottoposto ad accertamenti clinici nella Clinica Pineta Grande di Castelvolturno, le analisi avevano confermato che prima di mettersi alla guida aveva bevuto: il suo tasso alcolemico è risultato essere di 2,5 g/l, ovvero cinque volte più alto del limite consentito. Il gip ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari, disponendo nel provvedimento la custodia cautelare in carcere.

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