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Inchiesta Sma Campania su appalti e politica, 5 arresti: c’è anche Passariello, ex consigliere regionale

Appalti Sma Campania: raffica d’arresti, c’è anche l’ex consigliere regionale Luciano Passariello. Tutto parte dall’inchiesta giornalistica Bloody Money di Fanpage.it.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Inchiesta sugli appalti Sma Campania, l'accusa tira le somme: 30 persone indagate, 9 provvedimenti cautelari e 5 arresti: in manette  c'è anche l'ex consigliere regionale Luciano Passariello, già esponente Fratelli d'Italia, poi passato a Forza Italia, candidato ma non eletto alle Politiche 2018, ora nel carcere di Poggioreale.

Le accuse sono gravi e articolate. A vario titolo: «corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente in pubblici appalti, finanziamento illecito dei partiti».

Si tratta di una storia lunga che inizia da una inchiesta giornalistica di Fanpage.it, "Bloody Money", pubblicata giusto 5 anni fa e piano piano ha preso corpo arricchendosi di intercettazioni, analisi finanziarie,  indagini su carte societarie e appalti.

Gli episodi dell’inchiesta

Tutto ruota intorno al lucroso business ambientale e dello smaltimento fanghi di depurazione in Campania, vicenda che ha già visto un processo.

Inchiesta Sma Campania, tutti gli arrestati

Oltre Passariello, gli altri due destinatari della stessa misura cautelare sono Alessandro Soria, responsabile area manutenzione del territorio della Sma Campania e Cosimo Silvestro, responsabile relazioni esterne ed industriali della stessa società. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per Agostino Chiatto, dipendente della Sma, distaccato presso la segreteria di Passariello, e Antonio Tuccillo, amministratore e gestore d'una delle aziende coinvolte nell'inchiesta.

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L'inchiesta Bloody Money di Fanpage.it

Fu Fanpage.it il primo giornale a occuparsi dei rapporti fra politica e imprese nel settore dei fanghi con l'inchiesta giornalistica Bloody Money che a partire dal 2018 fece ‘saltare il banco', svelando una serie di trame e catalizzando l'attenzione pubblica (e quella degli inquirenti): di lì si arrivò a dimissioni, prese di posizioni politiche ma soprattutto ad una serie di indagini giudiziarie che piano piano stanno dando esito.

Di cosa si occupa l'azienda Sma Campania

Cos'è Sma Campania? È l'azienda in house della Regione Campania che si occupa di ambiente, prevenzione incendi e smaltimento dei fanghi di depurazione.  Nel caso specifico reso noto oggi gli episodi incriminati si sarebbero verificati per pilotare appalti sia presso Sma che sia presso il Comune di Napoli.

L'ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dalla Guardia di Finanza, su richiesta del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, al termine del lavoro investigativo svolto dai pm Ivana Fulco e Henry John Woodcock.

L'inchiesta di oggi su Sma Campania

Secondo le indagini, sarebbe emerso anche un possibile voto di scambio per la campagna elettorale del 2018, che vede coinvolto un ex consigliere regionale della Campania che si candidò in quell'occasione per le elezioni della Camera dei Deputati (non fu eletto).

Nel dettaglio: tre persone si trovano in custodia cautelare in carcere; altre due si trovano invece agli arresti domiciliari. Una sesta persona è stata sottoposta all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una settima all'obbligo di dimora, mentre per altre due è scattato il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale.

Disposto anche il sequestro preventivo, anche per equivalente, della somma di circa 700mila euro da parte degli uomini della Guardia di Finanza che questa mattina hanno eseguito i dispositivi cautelari emessi dal gip del Tribunale di Napoli.

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Le accuse contro Luciano Passariello

Secondo quanto ipotizzato dalla Procura, l'allora consigliere regionale Luciano Passariello avrebbe ricevuto somme di denaro in contante e in nero a sostegno della sua candidatura alle Politiche del 2018 con Fratelli d'Italia.

L'ex Fdi è altresì indagato per induzione indebita a dare o promettere utilità poiché, in qualità di presidente della Commissione d'inchiesta sulle società partecipate del Consiglio regionale della Campania, dopo aver, secondo la magistratura inquirente e il gip «sponsorizzato» e «di fatto determinato la nomina di Lorenzo Di Domenico ad amministratore unico della Sma», avrebbe indotto Di Domenico a:

a dare o promettere, anche per il tramite di Agostino Chiatto (dipendente della Sma già distaccato presso la segreteria particolare di Passariello) a lui stesso o a terzi una serie di utilità, tra le quali l'aggiudicazione della gara d'appalto per la manutenzione dei veicoli della Sma a un'autofficina segnalata dallo stesso Passariello.

In una conversazione riportata nell'ordinanza firmata dal gip di Napoli Antonio Baldassarre, Passariello si sarebbe rivolto a Di Domenico dicendogli: «Secondo te perché io ti ho messo là (in Sma), se non per fare soldi?».

Quattro anni fa, in una conferenza stampa col suo avvocato, Luciano Passariello si difese dalle accuse che lo vedevano annunciando «denunce a tutti»:

Chiunque sostenga di conoscermi io lo denuncerò; denuncerò tutti, anche qualche giornalista. Dico basta, è stato un macello mediatico, non ho mai avuto una condanna nella mia vita. Io non lo conosco quel sistema Sma.

(articolo aggiornato 20 febbraio 2023 ore 15.20)

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