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Incendio nel campo rom di Gianturco, 130 sfollati: 50 nell’ex scuola Deledda di Soccavo

Sono stati sistemati nella ex scuola Deledda di Soccavo 50 dei circa 130 sfollati in seguito all’incendio del campo rom di Gianturco di ieri. Sul rogo indagini in corso.
A cura di Nico Falco
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Cinquanta residenti del campo rom di Gianturco, sfollati a seguito dell'incendio che ieri pomeriggio ha devastato la struttura dell'ex mercato ortofrutticolo di Poggioreale, sono stati trasferiti nella ex scuola Grazia Deledda di Soccavo. Complessivamente sarebbero circa 130 le persone da collocare, per le altre 80 sono in corso valutazioni e una nuova riunione si terrà oggi pomeriggio. L'incendio è divampato nel pomeriggio di ieri, 1 maggio, il fuoco ha distrutto grosse porzioni dei capannoni e divorato in poco tempo baracche e automobili; le fiamme sono state alimentate anche dall'esplosione di alcune bombole di gas.

Sulle cause sono in corso accertamenti. La nube di fumo nero che si è alzata dal campo rom, visibile da diversi chilometri, ha reso l'aria irrespirabile in tutta la zona e le istituzioni hanno invitato i cittadini a tenere chiuse le finestre delle abitazioni. La situazione è monitorata passo passo dal Comune di Napoli e dalla Prefettura, ieri sul posto è intervenuto l'assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu per decidere le prime misure. Per i primi 50 sfollati è stato deciso di sfruttare gli spazi della Deledda, struttura da tempo convertita a centro di accoglienza e già utilizzata per sistemare circa 150 rom evacuati in seguito all'incendio del campo di Barra nell'agosto 2021.

"Si tratta – ha spiegato Luca Trapanese, assessore al Welfare del Comune di Napoli – di una prima risposta di emergenza per i soggetti più fragili, nuclei familiari con anziani, minori e pazienti oncologici ai quali abbiamo offerto posti letto e pasti. Altre 80 persone sono invece ancora da collocare, in queste ore stanno entrando nei luoghi dell'incendio per cercare di recuperare le loro cose che si sono salvate dalle fiamme. Oggi pomeriggio ci sarà una nuova riunione operativa col Servizio Welfare, con la Protezione Civile, con l'assessorato alla Sicurezza, l'assessorato all'Urbanistica e con i Gesuiti per valutare come collocare in maniera dignitosa le altre persone".

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