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Incendio Airola, l’Arpac: “A Napoli superati i limiti di polveri sottili nelle ore del rogo”

Il bollettino dell’Arpac: “A Napoli città superati i limiti di polveri sottili Pm10 durante le ore dell’incendio al deposito Sapa di Airola, scoppiato ieri, ma non è possibile stabilire se il fenomeno sia legato al rogo. Il vento forte di questi giorni ad ogni modo sta disperdendo gli inquinanti presenti nell’aria”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“A Napoli città superati i limiti di polveri sottili Pm10 durante le ore dell'incendio al deposito Sapa di Airola, scoppiato ieri, ma non è possibile stabilire se il fenomeno sia legato al rogo. Il vento forte di questi giorni ad ogni modo sta disperdendo gli inquinanti presenti nell'aria”. Lo segnala l'Arpac, l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Campania, nel bollettino diffuso oggi. “In concomitanza con l’incendio alcune stazioni – scrive l'Arpac – per le quali si dispone del dato orario, hanno fatto registrare per alcune ore un significativo aumento della concentrazione del particolato”. L'Agenzia regionale però precisa: “È importante osservare che i temporanei aumenti della concentrazione oraria del particolato si registrano anche, e non di rado, in altre situazioni in assenza di incendi, per cui il legame tra questi temporanei aumenti e l’incendio di Airola, ancorché possibile, non è comunque certo”.

A Napoli superati i limiti di pm10

Nell'area dell'incendio, specifica l'Arpac, non ci sono stati sforamenti dei limiti di legge. “In tutta l’area interessata le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria non hanno registrato superamenti dei limiti di legge in nessuno dei parametri normati”. A Napoli, come detto, si sono registrati valori più alti, ma non è detto che non possano essere legati ad altri fattori come lo smog.

Nel caso del capoluogo partenopeo, i valori anomali hanno riguardato, “in particolare nella stazione che si trova presso il Museo Nazionale di Napoli le concentrazioni di PM10 hanno raggiungo il maggior valore orario pari a 114,8 µg/m3 – microgrammi per metro cubo (PM2.5: 94,1 µg/m3). Picchi meno elevati ma comunque significativi sono stati rilevati nelle stazioni di Pomigliano d’Arco (35,5 µg/m3, PM2.5: 34,6 µg/m3) e di Napoli Ferrovia (60,8 µg/m3, PM2.5: 41,9 µg/m3). In tutti questi casi la situazione è rientrata rapidamente e le concentrazioni medie giornaliere di particolato di ieri sono rispettivamente 22,6 µg/m3, 16,2 µg/m3 e 20,3 µg/m3, quindi al di sotto del limite di 50 µg/m3 che la norma stabilisce non debba essere superato più di 35 volte nel corso di un anno civile”.

La nube nera nel quartiere di Poggioreale
La nube nera nel quartiere di Poggioreale

Gli inquinanti dispersi dal vento

"L’incendio – spiega l'Agenzia regionale – ha determinato la formazione di una colonna di fumo nero che, trasportata da una sostenuta ventilazione generalmente da NE, si è propagata verso SO raggiungendo anche l’area metropolitana di Napoli. Tale ventilazione, per lo più forte, continuerà anche nella giornata di oggi contribuendo a disperdere eventuali sostanze inquinanti ancora presenti nell’aria ambiente. La ventilazione sostenuta da grecale continuerà per tutta la giornata di oggi, favorendo la dispersione degli inquinanti".

L'Arpac ha previsto, intanto, l’attivazione, nei pressi del sito dell’incendio, di un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria, "nell’ottica di valutare eventuali effetti persistenti nell’area più immediatamente interessata dall’evento", che si aggiungerà alla strumentazione già attiva, come il campionatore per il monitoraggio delle diossine. I dati del monitoraggio delle diossine disperse in atmosfera verranno diffusi non appena disponibili.

Bruciati materiali di plastica

Secondo l'Arpac, a fuoco nell'incendio di Airola sarebbero andati materiali plastici. “Attraverso la documentazione tecnica relativa al sito colpito dalle fiamme, si è appurato che il materiale soggetto all’incendio è composto prevalentemente dal polimero polipropilene, utilizzato in un altro sito per la produzione di componenti per il settore automotive. È in corso il controllo dei possibili impatti ambientali delle acque di spegnimento utilizzate per estinguere l’incendio, con campionamenti delle acque che giungono all’impianto di depurazione comunale dalla rete delle acque reflue dell’area industriale.

A causa del vento forte di grecale che sta soffiando sulla Campania, "le stazioni di monitoraggio della rete regionale di qualità dell’aria registrano valori molto bassi delle concentrazioni dei vari inquinanti monitorati, senza alcun superamento dei limiti di legge. Nel corso della serata e della giornata di domani la ventilazione andrà incontro ad una progressiva attenuazione, disponendosi dai quadranti settentrionali, con condizioni che saranno meno favorevoli alla dispersione degli inquinanti".

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