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Elezioni Regionali 2025

In giunta regionale con Fico in Campania stop anche ai candidati ‘trombati’, non solo ai consiglieri eletti

Fico prepara una giunta senza eletti né trombati: trattative serrate tra Pd, M5s, Avs, Mastella e socialisti.
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Gilda Sportiello, Maurizio Petracca, Fiorella Zabatta, Teresa Armato
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La prima data sul calendario è il 9 dicembre: ci sarà la proclamazione del presidente della giunta regionale della Campania. Da allora in poi Roberto Fico avrà potere di firma sugli atti e potrà costituire la giunta che potrebbe essere annunciata anche subito, anche se le voci dicono «entro il 15 dicembre». Qualche giorno dopo saranno proclamati i 50 consiglieri eletti e si potrà convocare il consiglio regionale (si parla del periodo 18-22 dicembre).

Il vero grande interrogativo del mondo della politica campana che si è speso alle Elezioni del 23 e 24 novembre in Campania è uno solo: chi farà l'assessore? Fico ha voluto un criterio: no ai consiglieri eletti in giunta. Ora nelle trattative coi partiti sta emergendo un altro orientamento: niente chance nemmeno per i ‘trombati', ovvero per coloro che non ce l'hanno fatta a guadagnarsi un posto in Consiglio.

La ripartizione dovrebbe essere decisa, in una giunta che potrebbe avere dagli 11 ai 13 assessorati, considerando che il governatore ha espresso intenzione di non tenere deleghe e fare assessorati alla Sanità, alla Cultura e ai Trasporti, in discontinuità col suo predecessore, Vincenzo De Luca. Fico vuole almeno 5 donne in giunta. Tre assessorati (con la vicepresidenza a Mario Casillo) al Partito Democratico che ha 10 consiglieri; in queste ore si parla di un possibile assessorato al Turismo per Teresa Armato, referente dell'area Schlein per il segmento che si riferisce a Dario Franceschini; Armato è attualmente assessora ma al Comune di Napoli, con Gaetano Manfredi. Gli altri nomi sono quelli che circolano da giorni: il sindaco di Portici Enzo Cuomo, l'economista Carmelo Petraglia, Andrea Morniroli e Anna Riccardi del Terzo Settore.

Due  gli assessorati al Movimento Cinque Stelle (Ciro Borriello potrebbe essere capo di gabinetto e non assessore) e si parla molto della parlamentare 5s Gilda Sportiello. Poi un assessore ad Alleanza Verdi e Sinistra (lo avranno i Verdi, in lizza c'è Fiorella Zabatta ma anche Vincenzo Peretti, professore alla Facoltà di medicina veterinaria).

Casa Riformista (area Manfredi con Armando Cesaro primo dei non eletti e ovviamente i renziani): un assessore, ma chi? Se gli eletti non vanno bene no a Ciro Bonajuto. Se i non eletti non vanno bene niente nemmeno per Tommaso Pellegrino. Ma a Matteo Renzi i nomi non mancano. C'è Caterina Miraglia, già assessora alla cultura della Regione Campania (ma col centrodestra) oppure Angelica Saggese.

La lista di Clemente Mastella avrà il suo assessore, ma non sarà l'ex Guardasigilli: «L'ho detto , sì ma era una provocazione. Resto a fare il sindaco a Benevento» dice. Non sarà in squadra nemmeno il figlio Pellegrino Mastella, neo eletto consigliere. I socialisti puntano su un solo nome in giunta: Enzo Maraio.

Il tema sono ovviamente gli assessori di "A testa alta", la lista di Vincenzo De Luca che avrà 4 consiglieri. Avranno due posti in giunta? Uno è probabilmente l'uscente Ettore Cinque, assessore al Bilancio. Fulvio Bonavitacola, vicepresidente con De Luca, è considerato troppo vicino all'amministrazione uscente. Fico di deluchiani non ne vuole proprio sentir parlare.

Il presidente del Consiglio regionale se Casillo sarà blindato come vice di Fico e delega pesante (Trasporti? Urbanistica?) difficilmente sarà Giorgio Zinno perché è dell'area casilliana. Quindi aumentano le chance di Maurizio Petracca e per Zinno presidenza di commissione (Bilancio o Sanità). C'è la possibilità che Paolo Siani entri in "quota Fico", alla Legalità.

«La giunta di Roberto Fico sarà politica e di alto profilo» dice il segretario regionale del Pd Piero De Luca. La giunta regionale condizionerà non poco il congresso provinciale Dem a Napoli. Persone come Enza Amato attendono la camera di compensazione se non entreranno a Palazzo Santa Lucia, senza pensare alla partita interna all'area Schlein. Che a Napoli non è granché compatta e attende con ansia i nomi che usciranno fuori dal cilindro congressuale.

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