Imprenditore derubato di 150mila euro in Croazia, rilasciati poliziotti e carabiniere

Sono stati rilasciati i due poliziotti e il carabiniere che erano stati arrestati ieri, 3 dicembre, per il furto di 150mila euro a imprenditore italiano che aveva appena ritirato la grossa somma in Croazia. I tre erano stati bloccati dalla polizia di Buje al confine con la Slovenia, mentre stavano per rientrare in Italia. Con loro erano stati fermati anche altri 3 italiani, la cui posizione resta al vaglio; finiti anche loro in manette, sono in attesa della decisione delle autorità croate sull'eventuale convalida del fermo, che potrebbe arrivare nella stessa giornata di oggi.
A rendere noto della liberazione dei due poliziotti, in servizio a Napoli, e del carabiniere, è l'avvocato Maurizio Capozzo, legale dei due agenti, che è stato contattato dal consolato italiano di Fiume; sarebbero stati rilasciati in quanto non considerati autori del reato e il sospetto del loro coinvolgimento, in termini di favoreggiamento, non giustificherebbe la convalida del fermo. Gli altri tre italiani coinvolti nell'indagine restano invece in carcere in attesa della pronuncia delle autorità.
I sei erano stati bloccati in seguito alla denuncia dell'imprenditore, A. A., 31 anni, che aveva raccontato di essere stato minacciato e derubato dai suoi connazionali della somma di 150mila euro. I soldi sarebbero stati ritirati da una banca nelle vicinanze di Pola ma subito dopo il prelievo i 6, che avrebbero seguito l'imprenditore per fargli da scorta, avrebbero minacciato la vittima e si sarebbero impossessati del denaro. La somma sarebbe la liquidazione relativa allo scioglimento di una società con sede in Croazia, ma su questo aspetto sono in corso ulteriori accertamenti.