Il sindaco di Napoli è juventino ma si sta convertendo: “Contro il Parma mi è venuto quasi un infarto”

Anche Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, tiferà per gli azzurri di Antonio nell'ultima, decisiva, partita della stagione 2024/2025 che potrebbe vedere il ritorno nel capoluogo partenopeo dello scudetto, due anni dopo il successo del 2023 della squadra allora allenata da Luciano Spalletti. Lo ha spiegato lui stesso ai giornalisti che gli chiedevano, da juventino, se avrebbe tifato per la squadra della città o si sarebbe mantenuto neutrale. "Niella vita ci sono tante conversioni, anche questa è una conversione. Sto veramente tifando Napoli", ha spiegato Manfredi, che venerdì sarà allo stadio Maradona per il match contro il Cagliari.
Un solo punto di distacco sull'Inter: agli azzurri serve vincere per la certezza dello scudetto, altrimenti bisognerà vedere cosa succeda a Como. Su nove combinazioni possibili, il Napoli ne ha sei a favore, contro le due dell'Inter, mentre in una sola occasione si andrebbe allo spareggio (sconfitta del Napoli e pareggio dell'Inter, ndr). Ipotesi alla quale i napoletani non vogliono neanche pensare. E dopo i due pareggi di fila contro Genoa (2-2 in casa) e Parma (0-0 in Emilia), la scaramanzia ha preso il sopravvento: in città non si vedono bandiere o striscioni, esattamente l'opposto di due anni fa, quando già a febbraio, forte di una squadra con oltre 20 punti di vantaggio, Napoli si dipinse di azzurro. "Sto tifando Napoli sia perché sono il sindaco di questa città ma anche perché sento davvero una partecipazione emotiva", ha aggiunto ancora Manfredi, "Devo dire che ho sofferto nel vedere in parallelo la partita dell'Inter contro la Lazio e quella del Napoli contro il Parma, mi è venuto quasi un infarto. Ho sperimentato sulla mia pelle la partecipazione".