Il reparto di Pediatria dell’ospedale San Paolo spostato al Loreto Mare per lavori, l’Asl: “Non si sa quando partono”

Il reparto di Pediatria dell'ospedale San Paolo di Fuorigrotta spostato al Loreto Mare di via Marina per lavori. La notizia circola ormai da diversi mesi: si tratta di lavori indifferibili, per i quali sarà necessario il trasferimento temporaneo del reparto che verrà provvisoriamente spostato al Loreto Mare per poi ritornare una volta ultimati i lavori al San Paolo. Ma non mancano le proteste dei cittadini. Il Loreto Mare, infatti, si trova in via Amerigo Vespucci, per la precisione, molto distante dal quartiere di Fuorigrotta. Quando partiranno i lavori? Quanto dureranno? Sono le domande dei cittadini che hanno nel San Paolo un punto di riferimento sanitario. Fanpage.it ha contattato l'Asl Napoli 1 Centro, che, pur confermando l'esigenza di fare i lavori, spiega che sulle tempistiche al momento "ancora non si sa nulla. Per ora non chiude". Il trasferimento, quindi, secondo l'Asl, non sarebbe imminente.
Le proteste dei cittadini di Fuorigrotta: "No allo spostamento"
Ma la notizia della possibile chiusura del reparto, anche se solo temporanea, ha suscitato proteste nella cittadinanza, come detto. Associazioni e comitati stanno preparando manifestazioni di piazza contro il trasloco. Tra le richieste quella di lasciare il reparto, allocandolo in altre stanze, se disponibili, o di trasferirlo comunque in altre strutture più vicine. "Apprendiamo – scrive il Circolo Territoriale di Fuorigrotta di Sinistra Italiana – la notizia di una apparente immediata chiusura del reparto di Pediatria dell'OspedaleSanPaolo di Fuorigrotta. Cercheremo di apprendere al più presto possibile la veridicità della notizia e, in quel caso, non esiteremo un solo momento a dichiararci contro questa dismissione, che sia del reparto pediatrico o di qualsivoglia reparto del nosocomio. L'ospedale San Paolo è il più grande presidio ospedaliero della zona occidentale di Napoli, è sede di Pronto Soccorso generale, ostetrico-ginecologico e di primo soccorso pediatrico: è da pensare, piuttosto, un incremento dei servizi e del personale, che a tutt'oggi lavora e porta a termine l'operato ospedaliero in condizioni di precarietà. Non ci sopraggiungono, al momento, notizie fondate dagli esponenti dirigenziali dell'ASL o della Regione Campania. Per questo motivo, vigiliamo attentamente sulla questione e, qualora dovesse rivelarsi reale la notizia, saremo i primi a denunciare questa decisione e a prendere parte a qualsiasi iniziativa atta ad evitare quanto, per ora, supposto".