Il racconto del medico di guardia dopo gli spari ad Acerra: “Mi ha puntato la pistola contro”

"Ero nel cortile quando ho visto un ragazzo che si avvicinava. Gli sono andato incontro, lui ha estratto la pistola, l'ha caricata, me l'ha puntata contro". Comincia così il racconto di Mario Fusari, medico della Guardia Medica di Acerra, in provincia di Napoli, dove nella notte scorsa un uomo ha esploso quattro colpi di pistola contro l'edificio che ospita il Serd, che si trova nello stesso cortile. Il raid è avvenuto al civico 13 di via dei Mille, nel pieno centro cittadino. Le indagini sono affidate ai carabinieri; al momento tutte le ipotesi sono al vaglio, ma tra quelle ritenute maggiormente verosimili c'è quella del tentativo di rapina ai danni del personale.
Gli spari ad Acerra contro il Serd
"Mi ero insospettito perché non avevo sentito il citofono – prosegue il racconto di Fusari – quindi volevo capire come fosse entrato nel cortile. Dopo avermi puntato la pistola contro ha mirato verso il muro e ha sparato quattro colpi. Poi è scappato, noi l'abbiamo rincorso e l'abbiamo visto scavalcare. Aveva lasciato in strada uno scooter in moto: ci è saltato sopra ed è fuggito. Era da solo". Inizialmente i medici hanno creduto che si trattasse di un'arma falsa ma, quando sono arrivati i carabinieri, è stato chiaro che si trattava di una pistola vera: a terra c'erano quattro bossoli calibro 9×19 e altrettanti fori nel muro.
Indagano i carabinieri, ipotesi rapina
L'ipotesi principale, al momento, è quella della rapina. Nei locali non sono custoditi contanti né strumentazione di valore, ma l'uomo potrebbe avere puntato ai tablet e agli effetti personali dei medici in servizio. La guardia medica di Acerra è stata spostata nel container per l'indisponibilità dei precedenti locali; una soluzione presentata come temporanea, che si sarebbe dovuta risolvere in un paio di mesi, ma che, invece, persiste da circa un anno. Da allora, diversi gli appelli presentati dal personale per chiedere maggiore sicurezza.
