Il Premio Ammaturo alla Squadra Mobile per la cattura del boss Di Martino

Il 28 dicembre la Polizia di Stato ha arrestato il latitante Antonio Di Martino, considerato a capo dell'omonimo clan di camorra egemone tra Gragnano, Pimonte e Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, nella zona della "Giamaica" dei Monti Lattari. Cattura rocambolesca, col supporto di un elicottero, con tanto di cani da guardia per avvisare il boss, fuga tra i cunicoli e inseguimento sulle montagne. Per quell'operazione, con cui era stato assicurato alla giustizia quello che per la Dda è uno dei più pericolosi camorristi in circolazione, la Squadra Mobile d Napoli si è aggiudicata la XII edizione del Premio Ammaturo Legalità – Città di Napoli, intitolato al vicequestore Antonio Ammaturo, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1982 a Napoli.
La cerimonia si è svolta oggi, 15 luglio. Il premio per la cattura di Di Martino è stato conferito agli agenti della 8ª Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Napoli (diretta da Alfredo Fabbrocini), della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Castellammare di Stabia, del NOCS, dello SCO e della Polizia Scientifica.
Durante la premiazione è stato conferito l'attestato alla squadra di polizia giudiziaria del commissariato Scampia per la "complessa e delicata operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha consentito di disarticolare il sodalizio criminale denominato “La Nuova Vanella Grassi” operante nei territori di Scampia, Secondigliano e San Pietro a Patierno con l’emissione di provvedimenti restrittivi nei confronti di 51 tra vertici ed affiliati all’organizzazione"; l'operazione era stata condotta in parallelo anche dai carabinieri.
Premiato con attestato anche il personale della 1ª Sezione della Squadra Mobile della Questura di Napoli e della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Portici-Ercolano, "per avere condotto con abilità, tenacia ed abnegazione un’articolata attività di indagine che ha permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere un provvedimento cautelare nei confronti di 17 presunti esponenti della criminalità organizzata operanti a Portici e nei comuni limitrofi, indagati per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina e sequestro di persona".