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Il Murale di Maradona ai Quartieri, nuovo scontro Comune-commercianti: chiuso per protesta dall’8 dicembre

I commercianti del Largo Maradona contro il Comune: “Non rispettati gli impegni, chiuderemo di nuovo il Murale al pubblico dalla Festa dell’Immacolata”. Il Comune smentisce: “Non hanno fatto ricorso. Disponibili a proseguire il dialogo”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Murale di Maradona ai Quartieri Spagnoli
Il Murale di Maradona ai Quartieri Spagnoli

Chiude di nuovo il Murale di Maradona ai Quartieri Spagnoli. Salta l'accordo tra i gestori dello storico slargo con gli altarini dedicati al campione argentino e il Comune di Napoli. Il nodo del contendere, questa volta, sarebbe la mancata autorizzazione alla vendita per i due banchetti sequestrati ad ottobre. "Ad oggi, 4 dicembre – si legge sulla pagina Instagram de La Bodega De D1OS – a distanza di circa due mesi, nonostante i nostri impegni assunti e portati avanti, l'Amministrazione Comunale nulla ha fatto per farci riprendere le attività, nonostante le rassicurazioni ricevute. Pertanto, dal ponte dell'Immacolata in poi, e fino a quando non riceveremo assicurazioni tali da farci riprendere le attività commerciali, in forma di protesta l'area non sarà più fruibile a chiunque". A stretto giro la replica del Comune di Napoli, che smentisce la ricostruzione dei commercianti: "Non è stato fatto alcun ricorso amminitrativo. Restiamo disponibili a regolarizzare la situazione".

La vicenda risale al 14 ottobre scorso, quando si è verificato un blitz della Polizia Locale nello storico slargo del Murale, in via Emanuele De Deo. Durante le verifiche, spiegò il Comune in una nota, i caschi bianchi "sequestrarono cinque carretti per la vendita di bevande, rinvenuti abbandonati e incatenati sul suolo pubblico, privi di qualsiasi autorizzazione. Inoltre, due esercizi commerciali, uno alimentare e uno non alimentare" furono "sottoposti a sequestro per l’assenza della necessaria autorizzazione all’esercizio in sede fissa". Per le violazioni furono elevate multe per 5mila euro circa per ciascuna delle attività. I gestori dello slargo protestarono per le modalità dell'intervento: a loro giudizio, infatti, le "due unità mobili sul Largo Maradona erano provviste di regolare licenza ambulante itinerante". In segno di protesta chiusero per alcuni giorni il Murale ai turisti, recintandolo con dei teli. L'area, infatti, è di proprietà privata.

I Quartieri Spagnoli, nel corso di questi anni, hanno cambiato volto, proprio grazie al Murale di Maradona, diventando una meta turistica per decine di migliaia di turisti, anche vip, da tutto il mondo. Da qui, anche il supporto arrivato da più parti della cittadinanza per trovare un accordo e regolarizzare la situazione. Lo stesso sindaco Gaetano Manfredi si è interessato della questione, sulla quale è intervenuto pubblicamente. "L’Amministrazione comunale – ha spiegato il Comune in una nota del 15 ottobre – su indicazione del Sindaco Gaetano Manfredi, ha intenzione di avviare un dialogo con gli esercenti della zona con l’obiettivo di individuare percorsi di regolarizzazione analoghi a quelli già attuati in altre aree cittadine e nei mercati rionali. L’obiettivo è discutere insieme dell'iter da seguire nel rispetto delle regole, tutelando al contempo le attività economiche locali e la vivibilità del quartiere".

La protesta dei commercianti di Largo Maradona

Cosa è successo dopo? Il 20 ottobre, su sollecitazione del Presidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola, si è tenuta una riunione per trovare una soluzione che garantisse la fruibilità dell'area e la continuità delle attività commerciali. Alla riunione, per l'Amministrazione Comunale, partecipavano il Direttore Generale, Pasquale Granata, e l'Assessore Teresa Armato, nonché la Dirigente del SUAP e funzionari del Servizio Urbanistica – Edilizia Privata. Secondo i commercianti del largo, si sarebbe raggiunto il seguente accordo: "I privati proprietari dell'area Maradona concedevano al Comune l'uso pubblico del suolo, caricandosi l'onere della riqualificazione urbanistica dell'area in questione, e che gli occupanti delle due unità mobili avrebbero ricevuto la trasformazione delle licenze itineranti in posto fisso".

Il giallo sul ricorso amministrativo, il Comune: "Irrituale"

I commercianti nello stesso incontro ribadirono la loro posizione sul sequestro dei due carretti, ritenuto "illegittimo", in quanto "le due unità mobili sono provviste di regolare licenza ambulante itinerante". I negozianti hanno quindi fatto ricorso amministrativo al Comune per "richiederne la revoca in autotutela, con la conseguente rimozione dei sigilli. Ad oggi nulla è stato fatto per farci riprendere le attività". Sarebbe, quindi, questo il punto dolente che ha portato alla decisione di chiudere di nuovo il Murale al pubblico.

Ma il Comune replica: "Con riferimento ai verbali elevati durante gli ultimi controlli, si evidenzia che non è stato presentato alcun ricorso amministrativo. È pervenuta, via PEC e in forma irrituale, una richiesta di annullamento in autotutela dei verbali, che non può trovare accoglimento. Tale richiesta, tuttavia, non costituisce motivo ostativo alla definizione del procedimento in corso, volto alla regolarizzazione delle attività proponenti".

Il progetto di riqualificazione

Contemporaneamente, i privati, alla luce degli accordi stabiliti nella riunione del 20 ottobre, hanno "conferito incarico all'architetto Giuseppe Klain per redigere un progetto di riqualificazione dell'area in questione, che prevede una serie di opere a totale carico dei proprietari. Lo stesso progetto ha già ottenuto il parere della Soprintendenza e, nella prossima settimana, dopo il ponte dell'Immacolata, sarà presentato al Servizio Urbanistico e all'Edilizia Privata del Comune di Napoli".

Ma anche qui, il Municipio smentisce: "In data 11 novembre – scrive il Comune in una nota – il tecnico incaricato è stato ricevuto presso l’Area Urbanistica del Comune di Napoli. In tale occasione sono stati definiti i contenuti della documentazione e del progetto da presentare per la regolarizzazione delle attività insistenti sull’area, attraverso la stipula di una convenzione. Nonostante gli esercenti avessero assicurato di disporre della documentazione tecnica necessaria – come ribadito nella nota da loro diffusa oggi – a quasi un mese dall’incontro e dopo numerose sollecitazioni non è stato presentato alcun progetto né alcuna documentazione".

I commercianti: "Chiudiamo il Murale dall'Immacolata"

"A due mesi dalla chiusura delle attività – conclude la nota de La Bodega De D10s – nonostante gli impegni assunti per la riqualificazione dell'area, per non arrecare ulteriore danno d'immagine alla città e ai turisti che giornaliermente visitano il murale di Maradona, abbiamo fatto in modo che l'area fosse fruibile. In data 29 ottobre, il Sindaco Gaetano Manfredi ci onorava della sua presenza, invitandoci ad accelerare i tempi di attuazione della riqualificazione dell'area e rassicurandoci circa il proseguimento delle attività commerciali poste sotto sequestro. Ad oggi, 4 dicembre, a distanza di circa due mesi, nonostante i nostri impegni assunti e portati avanti, l'Amministrazione Comunale nulla ha fatto per farci riprendere le attività, nonostante le rassicurazioni ricevute. Pertanto, dal ponte dell'Immacolata in poi, e fino a quando non riceveremo assicurazioni tali da farci riprendere le attività commerciali, in forma di protesta l'area non sarà più fruibile a chiunque".

Il Comune: "Disponibili a proseguire il dialogo"

Il Comune, infine, in merito alla procedura di regolarizzazione dell’area del murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli, ha voluto ribadire che "non appena sarà presentato il progetto completo della documentazione richiesta, si procederà con la massima celerità al suo esame. Quanto ai verbali, qualora venga proposto formale ricorso presso le autorità competenti, l’Amministrazione comunale farà valere le proprie ragioni e accetterà le decisioni che verranno assunte. L’Amministrazione resta disponibile, come già chiarito, a valorizzare l’area attraverso percorsi di regolarizzazione e tutela delle attività che animano il quartiere".

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