45 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il figlio del boss in calesse alla Festa dei Gigli di San Giovanni a Teduccio: il benvenuto al “padrino”

Anche la Festa dei Gigli di San Giovanni a Teduccio, a Napoli Est, era diventata un palcoscenico del clan Formicola: nel 2017 il “padrino dei festeggiamenti” era stato il figlio di uno dei vertici del clan, annunciato col sottofondo musicale de “Il Padrino”, e durante l’evento era stata ringraziata la famiglia del pregiudicato che, secondo gli inquirenti, gestisce la droga del clan.
A cura di Nico Falco
45 CONDIVISIONI
La festa dei Gigli a San Giovanni a Teduccio (foto Facebook)
La festa dei Gigli a San Giovanni a Teduccio (foto Facebook)

Il figlio del boss che fa da "padrino dei festeggiamenti", che arriva in calesse e che viene annunciato con la musica del film "Il Padrino". Succede a San Giovanni a Teduccio, regno del clan Formicola, dove la camorra era infiltrata in tutti i settori. Ovviamente in quelli dell'illecito, ma anche in quelli economici e persino in quelli folcloristici: anche alla "Festa dei Gigli di San Giovanni a Teduccio", una delle tradizioni religiose più sentite nel quartiere di Napoli Est, era la camorra a farla da padrona. E così anche i festeggiamenti diventavano un'occasione per sottolineare il potere del clan, che in quelle strade diventava possesso. La circostanza è raccontata nell'ordinanza che ha portato all'operazione eseguita oggi dalla Squadra Mobile di Napoli: 37 arresti nel cartello criminale Rinaldi-Reale-Formicola e nei Silenzio.

La circostanza risale al 2017. La "Ballata dei Gigli di San Lorenzo" si è svolta dal 31 agosto al 3 settembre di quell'anno in via Alveo Artificiale, ex via Taverna del Ferro, la zona conosciuta come il Bronx. Proprio la roccaforte del clan Formicola. Tutto in regola, dai permessi per le sfilate all'occupazione del suolo pubblico: le associazioni organizzatrici hanno richiesto e ottenuto tutto. Il primo settembre, però, poco prima dell'esibizione di alcuni neomelodici, era stato presentato al folto pubblico il "padrino dei festeggiamenti", ovvero la figura simbolica che ha il compito di aprire i festeggiamenti. Un ragazzo non ancora maggiorenne, che era stato annunciato come "astro nascente del calcio" ed era arrivato a bordo di un calesse trainato da un cavallo. Quel giovane era il figlio di Giuseppe Formicola, ai vertici dell'omonimo clan e legato da vincoli di parentela al capoclan Gaetano Formicola, ucciso in un agguato di camorra.

Due giorni dopo, stessa scena. Il 3 settembre, in occasione del momento più importante della festa, ovvero l'"alzata del giglio", ispirata alle più note feste di Nola e Barra, che consiste nella sfilata di un unico giglio enorme portato da un centinaio di persone. Durante la mattinata di quel giorno era stato di nuovo annunciato l'arrivo del "padrino", ovvero del ragazzo, con il sottofondo musicale della colonna sonora del film "Il Padrino"; in serata, invece, c'erano stati i ringraziamenti pubblici al "padre del padrino", ovvero Giuseppe Formicola.

Durante la ballata, inoltre, il capo paranza aveva ringraziato pubblicamente la "famiglia Marigliano", tra gli sponsor della serata, come si evinceva anche dalle magliette indossate dai "cullatori", ovvero quelli che trasportavano il giglio, su cui c'era il logo del loro bar. Secondo gli inquirenti quell'attività commerciale è riconducibile ad Alessandro Marigliano, meglio noto come "‘o figlio d'o Silano", indicato come l'uomo che gestisce il traffico di droga a San Giovanni a Teduccio per conto del clan Formicola. Durante la prima serata, infine, quella dei neomelodici, la presentatrice era arrivata insieme ad Alfonso Silenzio, inquadrato dagli inquirenti come appartenente alla famiglia camorristica dei Silenzio, storicamente alleata coi Formicola.

45 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views