Il comandante dei Vigili del Fuoco di Napoli, Paduano: “In Terra dei Fuochi 760 roghi in 6 mesi. Pronti a gestire le emergenze”

Nella Terra dei Fuochi dall'inizio del 2025 si sono registrati 759 roghi, tra i quali 551 a Napoli e 208 a Giugliano in Campania. In 6 mesi hanno superato quelli di tutto il 2024, quando si erano stati 527 (274 a Napoli e 253 a Giugliano). Incendi spesso tossici, nei quali assieme alle sterpaglie vengono bruciati anche rifiuti ingombranti e speciali, che contengono sostanze che possono nuocere alla salute.
L'attenzione delle forze dell'ordine sul fenomeno è costante ed è aperto un tavolo permanente in Prefettura a Napoli per il monitoraggio. Il contrasto ai roghi tossici è uno dei compiti più importanti dei vigili del fuoco, che vede impegnato in particolare sul territorio quotidianamente il personale del Comando dei Vigili del Fuoco di Napoli, che ha anche numerosi altri compiti, fondamentali per la sicurezza della Comunità: dalla gestione delle emergenze per allerte meteo, al bradisismo, agli incidenti, al bradisismo, ma anche i grandi eventi, come l'America's Cup.
Lo scorso maggio a guidare i caschi rossi partenopei è arrivato il nuovo comandante, l'ingegnere Giuseppe Paduano: 59 anni, originario di Pompei. La sua nomina segna il ritorno di un napoletano alla guida dei vigili del fuoco a Napoli. Paduano si è insediato il giorno prima della vittoria del quarto Scudetto del Napoli, il 24 maggio scorso, ed a Fanpage.it dice: "Devo ringraziare il Dipartimento dei Vigili del Fuoco per avermi dato la possibilità di questo incarico. Da napoletano sento qualche responsabilità in più, ma anche la possibilità di dare qualcosa in più da poter mettere sul territorio per poter gestire tutte le emergenze che ovviamente ci sia augura sempre non avvengano mai.
Comandante Paduano, dalla fine di giugno a Napoli e in provincia si sono registrati, purtroppo, grandi incendi con enormi colonne di fumo: Giugliano, Pomigliano, il Centro Direzionale di Napoli, solo per citarne alcuni. Che sta succedendo?
Abbiamo avuto una fase molto critica nel fine settimana del 28 e 29 giugno, dove oltre agli incendi del Centro Direzionale ce ne sono stati anche altri che hanno creato criticità per poter essere gestiti contemporaneamente. Noi ovviamente siamo preparati per questo tipo di evenienze, ma è chiaro che abbiamo dovuto fare un po’ di fatica in più. Questi roghi nascono per diverse motivazioni. Il problema è che compromettono tanti aspetti. Il territorio di Napoli è molto complesso, la situazione è particolare e lo dico da napoletano, ma ho la consapevolezza di essere a capo di un gruppo veramente valido che è un’eccellenza del soccorso italiano.
Il recente incendio al Centro Direzionale è durato diversi giorni: una nube nera che ha coperto la città, costringendo i cittadini a rinchiudersi in casa. Adesso l'area è sotto sequestro. Che cosa è accaduto?
L'incendio di Gianturco è stato distribuito su più giorni, ma non perché i vigili del fuoco non siano riusciti a domarlo, ma perché purtroppo veniva riattaccato continuamente. Questo ha creato difficoltà nello spegnimento e al tempo stesso ha richiesto un ingente spiegamento di forze per poter ottenere sotto controllo. Ci siamo riusciti come facciamo sempre. Al momento non abbiamo criticità sul posto. Le temperature alte, inoltre, non ci hanno aiutato. Il problema è che in questo periodo, le temperature molto elevate hanno contribuito agli incendi che non sempre sono dolosi, ma spesso sono legati all’imperizia o ad altre situazioni.
Un altro fenomeno tipico di questo periodo sono le allerte meteo per rischio temporali improvvisi. Acquazzoni che poi comportano allagamenti e dissesti, come accaduto il 7 luglio scorso. Come affrontate questo problema?
Come Vigili del Fuoco abbiamo eseguito parecchi interventi. Noi abbiamo questa caratteristica di intervenire su diverse casistiche, passiamo dagli incendi a situazioni emergenziali legate all’acqua. Siamo preparati, sappiamo come agire e come comportarci. Abbiamo fatto numerosi interventi per infiltrazione d’acqua e altre problematiche ordinarie. Quello che fa la differenza in questi casi è che cade molta acqua in poco tempo. Abbiamo soccorso persone che sono rimaste bloccate nei sottopassi. Non è la prima volta. Vorrei dare un piccolo consiglio, soprattutto agli automobilisti.
Quale?
Quando piove, spesso non ci si rende conto che il livello dell’acqua può creare una situazione di criticità, soprattutto nei sottopassi che si allagano. È importante guardare bene dove si sta andando con il proprio veicolo, per non restare poi intrappolati.
Ai Campi Flegrei state affrontando il fenomeno del bradisismo: il 4 luglio si è registrata una scossa di terremoto di magnitudo 4.6. Come state affrontando questa fase?
Il bradisismo è una situazione particolare, diversa dal semplice terremoto e noi lo gestiamo in maniera differente. In occasione della scossa 4.6 non ci sono state grosse criticità. Non c’è stata nessuna richiesta di intervento da parte dei cittadini. Chiaramente siamo impegnati, assieme ad altri enti interessati, nelle verifiche post-sisma.
Napoli si prepara all’arrivo dell’America's Cup nel 2027, come Vigili del Fuoco potreste essere chiamati per il piano di sicurezza?
Assolutamente sì. Ci prepareremo per questo grande evento. La città è diventata internazionale. Questo comporterà un dispositivo soccorso che dovrà essere integrato. È una sfida importante per noi, ma ci faremo trovare preparati come facciamo sempre. I vigili del fuoco sono impegnati anche via mare. Abbiamo mezzi ed attrezzature. Ci sarà un’integrazione nei dispositivi di soccorso. Ci faremo trovare pronti non solo per il soccorso ma anche nell’organizzazione, affinché tutta la manifestazione sia sicura dal punto di vista delle nostre competenze.
Siamo in estate, molti partono per le vacanze. Si sente spesso di episodi spiacevoli come esplosioni legate a perdite di gas o a bombole difettose. Come bisogna comportarsi per evitare i rischi?
La prima cosa da fare è la manutenzione. Molto spesso nell’uso quotidiano non ci pensiamo, ma ci sono alcuni aspetti da tenere bene a mente. È fondamentale controllare periodicamente il tubo giallo dell'adduzione del gas, quello che lo unisce al fornello. Bisogna verificare che non sia scaduto, che sia integro. Il mio consiglio, soprattutto a chi ha una seconda casa al mare o in montagna, che viene aperta solo un paio di volte all'anno, è controllare sempre il gas e le attrezzature che sono all’interno prima di usarle. Attenzione anche per chi ha il camino: va controllato se la canna fumaria è ostruita, perché questo può portare molti problemi anche un ritorno di fiamma all’interno dell’appartamento. Chiamare un tecnico per vedere se funzionano tutte le attrezzature di uso comune per cucinare è opportuno.
Da napoletano, come ha ritrovato Napoli?
Io vivo a Roma, ma negli ultimi anni ho frequentato Napoli da turista. Adesso ne sto riscoprendo i lati nascosti e devo dire di apprezzare il lavoro fatto nel corso degli anni da chi ha amministrato questa città, perché di fatto è completamente cambiata. Posso dire per campanilismo che forse è migliorata molto più di Roma.