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Il clan Sarno e il rapporto mai interrotto con Ponticelli: ‘o Sindaco informato su omicidi e camorra

I fratelli Sarno, benché collaboratori di giustizia, non avevano mai interrotto i rapporti con Ponticelli: Ciro Sarno era informato su clan e omicidi e il fratello Vincenzo sarebbe tornato più volte nel quartiere.
A cura di Nico Falco
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Vincenzo Sarno "Cavalluccio" e Ciro Sarno "'o Sindaco"
Vincenzo Sarno "Cavalluccio" e Ciro Sarno "‘o Sindaco"

Sebbene fosse collaboratore di giustizia dal 2009, e vivesse lontano da Napoli ormai da parecchi anni, Ciro Sarno non aveva mai interrotto il suo legame con Ponticelli ed era costantemente aggiornato su quello che accadeva nel quartiere della periferia Est: equilibri di camorra, agguati, nuovi scenari criminali. Emerge anche questo, dall'ordinanza che ha portato in carcere i fratelli Ciro alias ‘o Sindaco, Pasquale detto "Giò Giò" e Vincenzo "Cavalluccio", il cugino Giuseppe, alias "Caramella", e Antonio, figlio di Ciro, detto "‘o Tartaro". Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza di Firenze e coordinate della locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno svelato i tentativi di ricostruire il clan da parte dei fratelli, che avrebbero imposto il pizzo a diversi imprenditori e avrebbero tentato anche di favorire l'ingresso illegale di cittadini pakistani su commissione di cittadini cinesi che intendevano sfruttarli nelle fabbriche tessili di Prato.

L'omicidio di Vincenzo Costanzo

In una intercettazione risalente al 7 maggio 2023 gli interlocutori fanno riferimento all'omicidio di Vincenzo Costanzo, ucciso nella notte tra il 4 e il 5 maggio precedenti, mentre erano in corso i festeggiamenti per lo Scudetto del Napoli, in piazzetta Volturno, nei pressi del corso Garibaldi, nel centro di Napoli. In quella circostanza Ciro Sarno dice che la vittima è legata ai "Fraulella" (soprannome del clan D'Amico del Conocal di Ponticelli) e chiede se fosse il figlio di Massimo. Gli investigatori hanno appurato che il padre del ragazzo si chiama effettivamente così e che il giovane era nipote del capoclan Vincenzo D'Amico.

I raid di Vincenzo Sarno a Ponticelli

Agli atti anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giovanni Braccia, secondo i cui i Sarno, nonostante fosse ancora in corso il programma di protezione, avrebbero mantenuto i contatti a Ponticelli e sarebbero tornati più volte sul posto. Vincenzo Sarno, in particolare, sarebbe andato a Napoli più volte per recuperare delle somme di denaro custodite da un commerciante; sarebbe stato inoltre a Ponticelli insieme a due nipoti per picchiare una persona e avrebbe commentato questo episodio sui social.

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