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Il cimitero degli alberi tagliati a Posillipo: croci sui ceppi, la provocatoria installazione

Installazione-denuncia di Ruben D’Agostino a Posillipo: “Il posto più bello e panoramico della città è diventato il cimitero degli alberi da ben oltre 5 anni”.
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Chi ha percorso in questi anni Posillipo si è accorto dell'orribile scena: gli alberi, gli storici "Pini napoletani", tutti irrimediabilmente abbattuti. Finiti male a causa dei nubifragi violentissimi degli ultimi anni ma anche, si teme, dell'incuria con cui il verde pubblico napoletano è stato condannato a fine prematura in molte zone della città.

E dove non arrivano i cittadini con le loro proteste o certa politica con le sue denunce (quando e se ci sono) arriva la provocazione artistica e concettuale che fa risaltare questi piccoli grandi orrori urbani e ambientali: Ruben D'Agostino artista e designer, ha dotato i ceppi degli alberi tagliati di tante piccoli croci bianche: uno in fila all'altro danno davvero il senso di un cimitero, un cimitero degli alberi tra via Manzoni, via Boccaccio e viale Virgilio .

È lo stesso D'Agostino a spiegare :

Il posto più bello e panoramico della città è diventato il cimitero degli alberi da ben oltre 5 anni.

Allora, se il 21 novembre si festeggiano gli alberi, è giusto che nello stesso mese si ricordino quelli morti.La mia istallazione artistica, benché macabra, esalta in maniera tetra la atavica criticità del totale abbandono del Parco Virgiliano e delle strade circostanti che con i loro maestosi alberi facevano da cornice ai panorami mozzafiato.

Mi unisco all'urlo di sdegno dei napoletani contro l'amministrazione comunale che ancora rimane immobile e indifferente a tale scempio. Spero di poter passeggiare su marciapiedi curati con giovani alberelli in crescita.

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